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Come affrontare cambiamenti importanti in famiglia

(A cura di Nancy Cooklin)

Cambiamento? Dovrebbe essere il titolo di questi anni!

Avevamo molte aspettative per questo 2022, la speranza di una nuova fase più libera e gioiosa è stata infranta da una situazione attuale che ancora una volta ci mette alla prova.

Questa situazione generale di incertezza spesso si affianca a cambiamenti che riguardano la sfera familiare con separazioni, traslochi, lutti e cambi di lavoro che la rendono ancora più sfidante.

Il primo consiglio che sento di dare è quello di imparare da questo periodo di grandi cambiamenti ad allenare il nostro muscolo emotivo per essere allineati, centrati e soprattutto motivati.

È tutto normale, anche se non lo sembra.

La difficoltà appare maggiore perché quando la situazione esterna è così grave quello che accade all’interno della sfera personale viene amplificato.

Questo concetto ha un suo acronimo V.U.C.A. nato alla fine della guerra fredda che sta per volatility, uncertainty, complexity ambiguity ovvero instabilità, incertezza, complessità e ambiguità. Queste caratteristiche sono tipiche del periodo storico che stiamo vivendo e sono da tenere sempre in considerazione, sia che si tratti di gestione del mercato per un’azienda che della gestione della famiglia.

Quando c’è una situazione di crisi in famiglia e l’ambiente esterno ha le caratteristiche V.U.C.A., queste amplificano la paura e l’incertezza e ci fanno sentire impauriti in modo esistenziale e non circostanziale

Cosa fare?

Parlarne in famiglia. La comunicazione è la chiave di volta per affrontare e superare il momento di difficoltà. A domanda, risposta; autentica e dettagliata quanto serve perché gli altri sentano che quello che vedono calza con la realtà.

Non ha senso nascondersi dietro a un dito, ma è necessario comunicare il momento di difficolta’ dicendo “è un momento difficile, staremo tutti bene, ma ora dobbiamo occuparci di questo in questo modo e prenderci cura di noi“, a maggior ragione quando ci sono figli che devono sapere come sta la situazione.

Quello che trovo funzioni con me è fare zoom out e mettere le cose in prospettiva.

La vita è ciclica, ci sono momenti no, e ci saranno sempre. Quando la tempesta passa i pezzi si rimettono al loro posto; io personalmente, prima della separazione, avevo l’immagine dello tsunami. Sentivo quest’onda distruttiva che si avvicinava e mi spaventava, mi bloccava. Se dovessi dire qual è la parte peggiore di una separazione direi senza dubbio il prima. L’incertezza, la complessità e la vulnerabilità sono al loro apice, mentre una volta passato lo tsunami ripulisci danni e raccogli i pezzi, ma quel senso di non sapere cosa aspettarsi svanisce.

Cambiamenti come la separazione o il divorzio sono molto più comuni e accettati oggi, per la nostra scala di valori la separazione è impensabile ma per i nostri figli è più consueta.

Il danno c’è, la cicatrice c’è, ma come loro la percepiscono è molto meno grave di quello che pensiamo, ovviamente se gestito bene.

Alla base ancora una volta la buona comunicazione tra genitori. La coppia deve avere come priorità il benessere dei figli, a prescindere dei problemi che possono avere tra di loro.

I genitori devono ascoltare i figli, se chiedono l’aiuto di uno psicologo o di un counselor è giusto acconsentire. Ognuno, ogni figlio, ha il suo modo di reagire e affrontare la cosa. Basta permettergli di farlo.

Cosa possiamo fare, noi genitori, per supportare i nostri figli durante cambiamenti così importanti?

  • Fare piccoli passi, risolvere piccoli problemi uno alla volta.
  • Stare in ascolto e riconoscere le emozioni.
  • Ritagliarci spazi nostri per rispettare il nostro sentire.
  • No autoflagellarsi. Se sei arrivato fino qua, vuol dire che ci hai provato fino alla fine.
  • Ascoltare i loro bisogni.
  • Parlare, parlare, parlare con loro.

Alla base di ogni cambiamento in famiglia, c’è un grande senso di colpa dal lato del genitore. Siamo essere umani, e la nostra ambizione intrinseca è sempre di cercare il benessere, quindi si presuppone che quando si arriva a momenti di rottura, abbiamo già fatto un grande passaggio di analisi e auto analisi. La cosa importante a questo punto è andare oltre nel modo più funzionale per tutti. Per il singolo guardandosi dentro e ricordandosi di prendersi cura di sé, anche con le più piccole cose che danno benessere; può essere una passeggiata, una partita a paddle, scrivere o prenderti una birrita con il tuo buddy. Nei confronti degli altri in famiglia, cercare di ascoltare i loro bisogni senza proiettare i propri conti non chiusi…semplice, ma non facile lo so!

Anche questa passerà e avrai imparato una grande lezione e the best is yet to come!

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Al centro del nostro lavoro c’è la persona. Studio Legale Di Nella è specializzato nel Diritto delle Famiglie, Diritto Internazionale della Famiglia, Diritto Collaborativo, Diritto della Persona, Diritto dei Minori, Diritto Penale Minorile, Sottrazioni internazionali dei Minori, Diritto delle Successioni e Donazioni e Diritto dell’Immigrazione.