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(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il diritto dei nonni a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni è funzionale all’interesse di questi ultimi e presuppone una relazione positiva, pertanto, il giudice non può disporre il mantenimento di tali rapporti dopo aver riscontrato semplicemente l’assenza di alcun pregiudizio per i minori, dovendo invece accertare il preciso vantaggio a loro derivante dalla partecipazione

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Il diritto di visita del genitore non collocatario non indica un diritto soggettivo autonomo rispetto al diritto alla relazione familiare, ma è piuttosto una modalità di concreto esercizio del diritto stesso, in quanto attribuisce al genitore non convivente con il minore uno spazio e un tempo nell'ambito del quale egli può continuare a svolgere

(A cura dell’Avv. Maria Zaccara ) La nonna che, dopo essere stata aggressiva con la nuora davanti ai nipoti, si è anche rifiutata di sottoporsi alle valutazioni della CTU, non può frequentare i nipoti. Questo il principio sancito dalla Suprema Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 9281/2024 pubblicata in data 8 aprile 2024. Il caso prende le mosse dalla decisione del

(A cura della Dottoressa Elisa Cazzaniga) L’approfondimento odierno si concentra sulla sentenza n. 213/2024 con la quale i Giudici della Corte di Appello di Torino sono tornati a ribadire che “con la separazione dei coniugi il figlio minore deve essere affidato a uno dei genitori, che in caso di contrasto deciderà da solo quantomeno sulle questioni scolastiche e sanitarie, laddove le

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) È noto che i genitori sono tenuti al mantenimento dei figli maggiorenni fino al raggiungimento dell’indipendenza economica da parte di questi ultimi. Non è previsto un limite fisso di età perché comprensibilmente l’indipendenza economica può dipendere da diversi fattori ma si può affermare che questa si risolve in quella condizione che consente ai figli ormai

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione è recentemente intervenuta con una breve, ma incisiva sentenza che rappresenta un considerevole precedente per i casi in cui si cerca in tutti i modi di ottenere dall’ex il mantenimento stabilito dal Giudice civile (sent. n. 9878 del 7 marzo 2024). In particolare, una donna, per  conseguire il mantenimento, poneva in essere una serie di

(A cura dell’Avv. Angela Brancati) In caso di casa familiare in comproprietà gravata da mutuo cointestato cosa accade se per anni un coniuge paga le rate anche dell’altro? Può il coniuge che versato integralmente caparra, acconto, spese notarili e anni di rate del mutuo, chiederne il rimborso all’altro? E se la coppia si separa? Queste le domande alle quali da dato risposta la Corte di

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Con il decreto n. 314/2024 notificato la scorsa settimana, la Corte d’Appello di Torino ha rigettato il ricorso di una donna che aveva impugnato la sentenza di separazione del Tribunale di Cuneo con la quale era stata previsto l’affidamento condiviso delle due figlie, di 4 e 7 anni, la “formale” assegnazione della casa alla

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il Giudice può decidere di aumentare il contributo mensile al mantenimento del figlio che è tenuto a versare il padre qualora quest’ultimo nonostante dichiari e rappresenti una situazione economica in costante perdita, sia proprietario di numerosi immobili e di un’attività imprenditoriale. Questo in quanto, non appare credibile che un soggetto titolare di innumerevoli beni e di

(A cura della Dottoressa Elisa Cazzaniga) I genitori non hanno diritto a farsi restituire la casa concessa in comodato al proprio figlio per il solo fatto che è intervenuta la separazione e la casa è stat assegnata all’ex moglie, collocataria della prole. Questo chiarito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 27634 pubblicata il 29 settembre 2023, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda