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(a cura dell'Avv. Stefania Crespi) Tempo fa su Facebook circolava un video in cui un ragazzo con un bellissimo cucciolo di Golden retriever si trovava in un parco giochi pieno di bambini. Egli si avvicinava, parlava con loro e cercava di convincerli a seguirlo per vedere altri cagnolini. Alcuni andavano via con lui, altri raggiungevano la mamma preoccupati. Si trattava di

(a cura dell'Avv. Maria Zaccara) La Legge sul divorzio all’art. 12-bis prevede il diritto per l’ex coniuge ad una percentuale del T.F.R. dell'altro se: 1. sia titolare di un assegno divorzile con cadenza periodica; 2. non sia convolato a nuove nozze. Ma cosa accade in caso di revoca dell’assegno divorzile? Con una recente Ordinanza, la n. 4499 del 19 febbraio 2021, la Suprema Corte di

(a cura dell’Avv. Angela Brancati) Il ricorso alla Procreazione Medicalmente Assistita da parte di coppie dello stesso sesso, il ricorso alla tecnica di gestazione per altri, comunemente conosciuta con il nome di maternità surrogata, l’adozione da parte di coppie omosessuali sono tutti argomenti che stanno interessando interventi sempre più frequenti delle nostre Corti non solo di merito ma anche di legittimità.

(a cura dell'Avv. Cecilia Gaudenzi) Come già approfondito nel precedente articolo, l’assegno divorzile è quel contributo economico che l’ex coniuge è obbligato a corrispondere a favore dell’altro coniuge quando questo non dispone dei mezzi adeguati ovvero si trova in una situazione di oggettiva impossibilità a procurarseli.  Al fine di quantificare il quantum del contributo il giudice deve effettuare una valutazione comparativa

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Non è infrequente che, nei casi di violenza domestica, si arrivi ad un paradosso inaccettabile: alla donna che denuncia i maltrattamenti del partner vengono sottratti i figli. Insieme ai timori legati alla certezza della pena e all’esecuzione delle sentenze penali, questa è la paura principale delle madri vittime di violenza. Tanti i temi affrontati dalla Procuratrice

(a cura dell'Avv. Maria Zaccara) Nel nostro ordinamento è possibile che un coniuge chieda al Giudice la pronuncia della separazione con addebito all’altro coniuge per la violazione dei doveri coniugali. L’articolo 151 c.c. comma 2, infatti, prevede che: “Il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in

(A cura dell'Avv. Maria Grazia Di Nella e della Dott.ssa Camilla Rigoni) In questo periodo di incertezza e crisi economica causata dalla pandemia e dalla chiusura forzata di molte attività, sempre più coppie ricorrono alla “separazione simulata”, vale a dire ad accordi di separazione fittizi ove il vero interesse non è porre fine all’unione coniugale, bensì ottenere dei vantaggi economici

(a cura dell'Avv. Angela Brancati) La materia sugli atti di stato civile offre importanti spunti di riflessione in merito al bilanciamento dei diritti in capo al nato e ai genitori, in particolare alla madre. Di recente la Corte di Cassazione è, infatti, intervenuta con la sentenza n. 19824/2020 delineando i presupposti per l’accoglimento della domanda di informazioni sulle proprie origini avanzata

(a cura dell'Avv. Cecilia Gaudenzi) L’assegno di divorzio è quel contributo economico che l’ex coniuge è obbligato a corrispondere, secondo le modalità stabilite nella pronuncia di cessazione degli effetti civili o di scioglimento del matrimonio, a favore dell’altro coniuge quando questo non dispone dei mezzi adeguati ovvero si trova in una situazione di oggettiva impossibilità a procurarseli. Ai sensi dell’art. 5 comma

(a cura dell'Avv. Alice Di Lallo) Spesso, in caso di crisi tra genitori di bambini neonati o di età inferiore ai tre anni, le madri si rivolgono agli avvocati chiedendo rassicurazioni in ordine al tempo che i figli così piccoli possono (o devono) trascorrere con l’altro genitore. Questa domanda sottende tutte le preoccupazioni tipiche delle madri di bambini di così tenera età