Gli effetti della pandemia sul sesso
(A cura del Dr. Giuseppe Iannone)
La pandemia di COVID-19 ha influenzato negativamente il benessere generale delle persone in tutto il mondo. Ma la pandemia di COVID-19 e il lockdown hanno influenzato anche l’ambito sessuale. In questo articolo esploriamo come la pandemia ha influito sulla sessualità di 3 categorie di persone: le persone single, quelle in una relazione con convivenza e quelle in una relazione senza convivenza.
SINGLE
Le implicazioni psicologiche sulla vita sessuale dell’essere single in tempo di pandemia sono molteplici. Specialmente nei momenti di lockdown la mancanza di un partner e l’isolamento sociale hanno fatto sì che tante persone cercassero forme alternative per vivere la sessualità. Dai siti di incontri al cybersex, dai video erotici ai sex toys, in tanti hanno sentito la necessità sia di sentirsi, secondo corporeità (attraverso, per esempio la masturbazione) che secondo alterità (attraverso contatti -virtuali- con altre persone).
COPPIE CONVIVENTI
Anche le coppie conviventi hanno dovuto fare i conti con l’ansia e lo stress derivanti sia dalla paura del contagio che dalle difficoltà legate all’isolamento e a problemi lavorativi o economici.
La convivenza forzata, senza o con minime opportunità di fare altro, ha messo a dura prova il benessere relazionale di tante coppie. E anche la qualità della relazione sessuale ne ha risentito. Dalle testimonianze raccolte dalle coppie che seguo in terapia, se per alcune coppie il lockdown ha costituito un’opportunità per avere più tempo da dedicare al sesso, per altre, invece trascorrere in casa e nella noia le lunghe giornate con il proprio partner ha contribuito ad aumentare l’insoddisfazione e il nervosismo della coppia. E tale insoddisfazione ha avuto un effetto domino anche sulla frequenza e sulla qualità della relazione sessuale. Il sesso, infatti, è un’attività tanto piacevole quanto accessoria.
E per molte coppie, sopraffatte da problematiche gravi e contingenti, questo ha significato prendersi una pausa persino da un’attività piacevole come il sesso. Ma non è tutto così nero. Ho sentito bellissime storie, in terapia, di coppie che si sono ritrovate ancora più innamorate e unite proprio dall’aver affrontato assieme questa l’esperienza del Covid-19. Come dire, non è tanto l’evento in sé a sancire la fine o meno della relazione quanto come gli attori protagonisti della relazione vivono questo tempo e quale significato danno alla relazione.
COPPIE NON CONVIVENTI
Le coppie non conviventi hanno dovuto fare i conti con la distanza forzata, imposta dalle misure restrittive per contenere l’epidemia. E se alcuni fortunati hanno potuto comunque continuare a vedersi perché, per esempio, risiedevano nello stesso comune, tante coppie si sono ritrovate separate loro malgrado. I contatti erano limitati a messaggi, telefonate o videochiamate.
I più alternativi cercavano di ricreare una pseudo-normalità fatta di condivisione di un aperitivo o di un film online. Alcune coppie hanno scoperto il piacere di fare sesso…a distanza, servendosi della tecnologia per sperimentare questa modalità di essere con l’altro pur nell’assenza corpo a corpo dell’altro.
In conclusione, indipendentemente dal fatto di essere single o in una relazione di coppia con o senza convivenza, non c’è dubbio che la pandemia abbia impattato, talvolta positivamente e talvolta negativamente, sulla sessualità delle persone. Tale eterogeneità può essere ascritta a diversi fattori, tra cui la preoccupazione per il contagio, la malattia (propria e/o dei propri cari), i problemi lavorativi, difficoltà o incertezza economiche e sintomi psicopatologici indotti dal Covid e dal lockdown, tra cui ansia, stress e depressione. A oggi non sappiamo ancora quando tutto questo finirà.
Per le coppie e per i single che vivono con difficoltà questo momento il suggerimento è di cercare e ricevere aiuto da uno specialista in psicoterapia e in sessuologia per riuscire a far fronte agli effetti deleteri che la pandemia ha sul nostro equilibrio psicologico e relazionale.
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