Unioni civili e fecondazione eterologa: le novità

DOPPIA MATERNITA’: sia il legislatore ad esprimersi sullo status della madre intenzionale.

Affrontiamo qui un tema delicato: la “doppia maternità“.

Il caso: una coppia formata da due donne voleva iscrivere all’anagrafe il proprio figlio, nato in Italia da una delle due, ma concepito all’estero a seguito del ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA).

Per la seconda volta in pochi mesi la Corte Costituzionale è stata investita dalla delicata questione della legittimità di un atto di nascita con due madri, e questa volta è il tribunale di Venezia che ne aveva chiesto la rimessione.

La Corte Costituzionale però boccia la richiesta dei giudici di Venezia di fare un passo avanti su questo tema. “Il riconoscimento dello status di genitore alla cosiddetta madre intenzionale – all’interno di un rapporto tra due donne unite civilmente – comporta una scelta di così alta discrezionalità da essere riservata al legislatore, quale custode del sentire della collettività nazionale”.

Abbiamo di certo a che fare con temi eticamente sensibili e solo il legislatore è in grado di ponderare gli interessi ed i valori in gioco.

Dunque la Consulta si ferma sulla soglia di una decisione che ritiene, per la sua natura, essere politica. Perché “su temi così eticamente sensibili” non può che spettare al legislatore “di ponderare gli interessi e i valori in gioco”.

Ma il diritto del minore a crescere all’interno della coppia che ha scelto di volerne la nascita non rimane senza tutela. Se certamente non è in discussione il rapporto di filiazione con il genitore biologico, è altrettanto tutelato il diritto del genitore intenzionale a crescere il minore potendo ricorrere ad istituti giuridici che l’ordinamento italiano riconosce a tutela del loro legame affettivo.