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superare un tradimento

Tradimento: come guardare avanti dopo la crisi

(A cura del Dr. Luigi Colombo)

Il tradimento è in genere vissuto come un attentato alla perfetta reciprocità che ciascuno chiede alla vita di coppia. I partner del legame amoroso vogliono in genere essere esclusivi e depositari di una sorta di eternità, in cui ciascuno sia “nato per l’altro”, secondo una formula tipica dell’innamoramento. Mentre il legame che segue all’innamoramento si può definire come ciò che della passione amorosa resiste alle incombenze della quotidianità. L’elemento comune alle più diverse dinamiche con cui viene vissuto il tradimento, è costituito dalla lesione del bisogno di esclusività e unicità che caratterizza il legame amoroso. Si tratta di un bisogno primordiale per cui nella relazione si ha un bisogno che viene soddisfatto se l’altro ama solo me. Il soggetto troverebbe in questa fusionalità la serenità che gli permette di investire nella relazione a tutti i livelli. Il bisogno però può anche essere quello di dominare il desiderio del partner, cercando di possederne le “chiavi” del desiderio. La  sofferenza di essere traditi, dunque, tocca il tema del prestigio personale soggettivo e l’orgoglio, che è senza dubbio alimentata socialmente, prevale come un dogma sull’eventuale valore di arricchimento che possono produrre le esperienze in cui è implicato il desiderio. Ma non si dovrebbe mai dimenticare che si è attirati da ciò che non si fa racchiudere nella reciprocità e nella identità; è l’eccedente, l’ignoto, il non-ancora-dato, che percepiamo nell’altro che ci attira (nel bene e nel male). 

Il tradimento può innescare una condizione in cui il tradito è una sorta di vittima. La dicotomia vittima-autore è quanto mai errata in questo.

I casi in cui il tradimento è un sintomo della crisi di coppia o di un problema individuale può costituire una porta per aprire un dialogo nella coppia (che si sente ancora tale).

E’ difficile per il tradito invece accettare che un tradimento potrebbe essere (non lo è necessariamente) per chi lo compie uno strumento per ritornare ad una vita di coppia piena, ricca e attiva, con una rinnovata energia da rivolgere al partner regolare (in una relazione di matrimonio o di stabile convivenza); ricominciando come dall’inizio, dalla sorgente. Se lo sente come troppo pesante, è come se deve valutare un prezzo da pagare e valutare con sé stesso se è troppo.

Può essere utile condividere l’esperienza del tradimento, all’interno di un processo che può essere di comprensione e di richiesta di perdono; in alcuni casi è importante comprendere che il tradito vuole sapere, perché ha bisogno di sapere ma così rischiare di mettere in crisi la relazione. Di altra natura invece è la confessione che serve a lenire il proprio senso di colpa; questo può sembrare un facile rimedio vissuto come irritante; ma la necessità di confessare può essere l’effetto di un vasto dissidio interiore.

La condivisione di esperienze sessuali (lo scambismo) o la condivisione della pornografia sono strade ancora diverse; se dopo questo la relazione di coppia, anche se pur con qualche contraccolpo, ritorna la stessa di sempre, ciò costituisce ovviamente un segnale di stabilità del legame (quale che ne sia la sua qualità).

Se il terzo che è presente in queste genere di esperienze, altro uomo o altra donna, introduce quello che la reciprocità della coppia allontana, ovvero l’incognita che alimenta il desiderio e la seduzione, esso può anche determinare un impatto in cui le fantasie sessuali diventano, realizzate, angoscianti.

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