ASSEGNO DIVORZILE ALLA DONNA CHE SI È SEPARATA DA GIOVANE E CHE NON HA MAI LAVORATO NEPPURE DA SEPARATA
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) La previsione dell’assegno divorzile, in presenza dei presupposti di legge, costituisce una deroga al principio di autoresponsabilità, perché costituisce lo strumento previsto dalla legge che consente di riparare agli squilibri patrimoniali ingenerati dalla vita di coppia, che avevano giustificazione nell’organizzazione della vita familiare e cha tale giustificazione hanno perso per effetto del divorzio. Questo il principio
Aggressività e reattività violenta sono maltrattamenti e fondano sempre l’addebito
(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Con le ordinanze n. 11208 del 26 aprile 2024 e n. 30721 del 29 novembre 2024 la Suprema Corte di Cassazione affronta un tema molto importante: l'addebito della separazione in caso di comportamenti che possono essere qualificati come maltrattamenti. Queste due decisioni assumono una notevole rilevanza poiché si concentrano su ciò che distingue l'addebito per
Assegno di divorzio alla moglie, nonostante il matrimonio breve, se la convivenza prima delle nozze è stata lunga.
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) La Corte di Cassazione, Prima sezione civile – ordinanza n. 30602 pubblicata il 28 novembre 2024, ha dato ragione alle pretese di una donna alla quale è stato riconosciuto il diritto a percepire un assegno divorzile da parte dell’ex coniuge il quale, al contrario, chiedeva la revoca del contributo perché il matrimonio era durato solo
La moglie è obbligata a restituire il 50% del mutuo cointestato al marito che dopo la separazione ha continuato a pagarlo per intero
(A cura dell’Avv. Angela Brancati) La moglie deve restituire la propria quota parte di mutuo cointestato al marito quando questi continua a pagarlo interamente anche dopo l’intervenuta separazione. Il marito dopo la frattura coniugale doveva ritenersi liberato dalle obbligazioni nascenti con il matrimonio in ragione degli obblighi solidaristici di cui all’art. 143 c.c.: è quanto deciso dal Tribunale di Taranto, in composizione monocratica,
Riconoscimento di paternità falso? Se fatto consapevolmente, non può essere impugnato.
(A cura dell’Avv. Maria Zaccara) In proposito è decisivo osservare che la Corte di merito aveva introdotto l'esame della questione del riconoscimento consapevolmente falso affermando che "La questione assorbente, ai fini della decisione, che induce la Corte a respingere anche l'istanza di rinnovazione della CTU è la seguente
AVVOCATA, MINISTRA, MAGISTRATA, AMMINISTRATRICE DELEGATA: IL POTERE DELLE PAROLE Copia
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) A qualche giorno dal 25 novembre, giornata internazionale sulla violenza contro le donne, vogliamo fare una riflessione sul potere delle parole. Su come le parole definiscono le cose ed influenzano il modo di pensare. Agli educatori, ai genitori, si dice sempre che è fondamentale dare un nome alle proprie emozioni e alle emozioni dei bambini. Di
La violenza sessuale realizzata contro il coniuge.
(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione, con una recente sentenza, si esprime nuovamente sulla violenza sessuale tra coniugi, confermando l’orientamento in base al quale il rapporto matrimoniale (o di convivenza) non rileva per escludere il reato (Cass. 38909/24). La pronuncia non è, quindi, originale, ma appare molto rilevante perché afferma a chiare lettere i principi essenziali sul consenso. Un uomo, dopo la
L’EX CONIUGE HA DIRITTO ALL’ASSEGNO PER I FIGLI FUORI SEDE SE ANCORA PROVVEDE MATERIALMENTE ALLE LORO ESIGENZE
Cosa accade se il figlio maggiorenne ma non economicamente autosufficiente vive fuori sede? La Corte di Cassazione torna a rispondere a questa domanda con la decisione n. 30179 del 22 novembre 2024 confermando che l'ex coniuge ha diritto all'assegno anche per i figli fuori sede se la casa familiare resta un punto di riferimento stabile per loro. Non è necessaria, secondo
La moglie deve lasciare la casa familiare avuta in comodato dai suoceri, se durante la separazione la figlia si trasferisce dal padre
(A cura dell’Avv. Angela Brancati) Il Tribunale di Enna in composizione monocratica con la sentenza pubblicata lo scorso 6 novembre 2024 ha statuito che - morti i suoceri che avevano concesso la casa familiare in comodato - la moglie deve lasciare entro un termine non superiore a 30 giorni l’immobile, se la figlia nel corso del giudizio di separazione ha deciso
NON BASTA UNA NUOVA RELAZIONE PER LA REVOCA DELL’ASSEGNO DIVORZILE
(A cura dell’Avv. Maria Zaccara) Ai fini della revoca dell'assegno divorzile, la convivenza "more uxorio" instaurata dall'ex coniuge che ne sia beneficiario può costituire fattore impeditivo del relativo diritto anche quando non sia sfociata in una stabile coabitazione, purché sia rigorosamente provata la sussistenza di un nuovo progetto di vita dello stesso beneficiario con il nuovo partner, dal quale discendano inevitabilmente