ESSERE LICENZIATI NON DETERMINA IN AUTOMATICO UNA RIDUZIONE DEL MANTENIMENTO DA VERSARE.
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il licenziamento del genitore obbligato al mantenimento del figlio non determina automaticamente la riduzione dell'assegno. Il giudice, investito della domanda di riduzione, deve accertare le reali condizioni reddituali dell’onerato, se necessario anche tramite consulenza tecnica contabile, per verificare se la perdita del lavoro abbia effettivamente causato un drastico e incolpevole mutamento della sua capacità economica. Questo il principio sancito dalla recentissima pronuncia
Il minore ha meno di 12 anni? L’ascolto da parte del giudice non è obbligatorio.
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 32214 pubblicata l’11 dicembre 2025, si pronuncia sul ricorso di un padre che lamentava che i giudici di merito avessero rigettato le proprie richieste di collocamento del figlio senza procedere ad una CTU e al di lui ascolto anche se di età inferiore a dodici anni. Nel caso di specie,
Spese straordinarie: non è necessario il preventivo accordo tra genitori se la spesa è nell’interesse della prole.
(A cura della Dott.ssa Chiara Massa) La sentenza in esame, pronunciata dal Tribunale di Salerno in data 17 novembre 2025, Seconda Sezione Civile, pone fine a una controversia di natura patrimoniale tra due ex coniugi, in relazione a crediti e debiti maturati successivamente alla loro separazione consensuale. Il giudizio è stato promosso dall’ex marito che, richiamando l'accordo di separazione del 2017, ha
NESSUN OBBLIGO DI RENDICONTAZIONE PER CHI RICEVE IL MANTENIMENTO.
(A cura della Dott.ssa Elisa Cazzaniga) Tema particolarmente caldo quello della gestione delle somme corrisposte da un genitore all’altro per il mantenimento dei figli, affrontato dalla sesta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 37354/2025 del 17 novembre 2025. Con tale pronuncia la Corte di Cassazione ha nuovamente chiarito che “non è configurabile il delitto di malversazione o dilapidazione
Condotte coercitive e ciclo della violenza: la relazione abusante nel delitto di maltrattamenti.
(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione, con una recente sentenza, ha confermato la condanna per maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. pronunciata nei confronti di un uomo che, nel corso della relazione con la compagna, aveva posto in essere condotte autoritarie, affettivamente ricattatorie e coercitive, espressive di un rapporto di dominio e di controllo totale (sent. n. 35667/25). Le condotte,
FONDI COINTESTATI MA ACQUISTATI SOLO CON DENARO DEL MARITO? LA MOGLIE NON PUO’ SOTTRARRE LA META’ DEL CONTROVALORE SE NON DIMOSTRA LA DONAZIONE.
(A cura dell’Avv. Angela Brancati) Fondi cointestati e controvalore: il coniuge che dimostra di aver costituito un fondo cointestato con i propri risparmi non deve riconoscere la metà all’altro, salvo il diritto di quest’ultimo di provare che la metà gli sia stata donata. È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione che è tornata a pronunciarsi sul punto con l’ordinanza pubblicata lo
Se un figlio si trasferisce dall’altro genitore, deve essere rideterminato il mantenimento.
(A cura della Dott.ssa Chiara Massa) La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 30244/2025, ha fornito importanti chiarimenti sui principi che regolano l'assegnazione della casa familiare e l’obbligo di mantenimento dei figli. La decisione nasce dal ricorso promosso da un padre contro la sentenza della Corte d'Appello dell’Aquila (n. 442/2024), nel contesto di una separazione giudiziale. La Corte d'Appello, infatti, aveva stabilito la revoca del
RECUPERO SPESE STRAORDINARIE: PRECETTO O DECRETO INGIUNTIVO?
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) In materia di recupero del contributo per le spese straordinarie sostenute per i figli, l'orientamento giurisprudenziale stabilisce che l'ordinanza presidenziale emessa nel procedimento di separazione possiede già l'efficacia di titolo esecutivo (ai sensi dell'art. 189 disp. att. c.p.c.). Tale titolo è idoneo a coprire non solo il contributo di mantenimento ordinario, ma anche quelle spese straordinarie
In assenza di assegnazione della casa coniugale si applicano le regole della comunione ordinaria dei beni.
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il Tribunale di Gela, con la sentenza qui in commento pubblicata il 7 novembre 2025, si occupa di accertare, in una causa tra ex coniugi, quale disciplina applicare nella regolamentazione delle sorti di un immobile in comproprietà, ribadendo gli orientamenti giurisprudenziali in materia di assegnazione della casa coniugale e di comunione ordinaria. La donna esponeva di