FINO ALLA PRIMA UDIENZA DI SEPARAZIONE VIETATO CAMBIARE LA SERRATURA DI CASA
Interessante la decisione pronunciata dalla Sezione Civile del Tribunale di Palmi in data 27 dicembre 2024 nell’ambito di un procedimento di reintegra nel possesso della casa familiare secondo cui, sino all’emissione dell’autorizzazione a vivere separati pronunciata dal Giudice della separazione ai sensi dell’art. 473 bis c.p.c., il coniuge estromesso dall’abitazione ha diritto ad avere copia delle nuove chiavi di casa. Nel
In caso di separazione, lui non può chiedere il rimborso delle spese sostenute per i bisogni della famiglia.
(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Anche se interviene la separazione, non può essere richiesto il rimborso delle spese sostenute per i bisogni della famiglia durante la convivenza matrimoniale salvo i coniugi avessero regolato specificatamente la loro reciproca contribuzione in un specifico accordo e uno dei due è venuto meno a tale obbligo. Con l’ordinanza n. 29880 del 20 novembre 2025 la Corte
Il figlio ultramaggiorenne ma affetto da depressione, insonnia e disturbo post-traumatico da stress ha diritto al mantenimento
(A cura dell’Avv. Angela Brancati) Con una delle primissime sentenze pubblicate nel 2025 la n. 35 la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul tema dall’assegno di mantenimento da versarsi a favore di un figlio ultramaggiorenne, il quale vittima di violenza assistita da parte del padre ai danni della madre, aveva sviluppato depressione, disturbo post traumatico da stress e insonnia
Il genitore non può chiedere il mantenimento per il figlio maggiorenne che studia e lavora all’estero.
(A cura dell’Avv. Maria Zaccara) Il genitore non è legittimato attivamente a richiedere l’aumento del contributo al mantenimento del figlio maggiorenne che vive ormai stabilmente all’estero anche se per motivi di studio (Tribunale di Rimini, Sentenza n.999/2024, pubblicata in data 11.11.2024). Decorsi sei mesi dalla separazione, un uomo - padre di un ragazzo maggiorenne che per studio si era nel frattempo trasferito
I percorsi di recupero per i condannati per violenza domestica per ottenere la sospensione condizionale della pena.
(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione è recentemente intervenuta in un caso di maltrattamenti in famiglia aggravato, con specifico riferimento alla subordinazione della concessione della sospensione condizionale della pena allo svolgimento di percorsi di recupero (Cass., n. 40888/24). Il caso era particolare, poiché le condotte maltrattanti erano state realizzate prima e dopo l’entrata in vigore della Legge n. 69 del 2019
ANCHE L’INFEDELTÀ TRA CONVIVENTI PUÒ PORTARE ALLA REVOCA DELLE DONAZIONI
L’ordinanza n. 32682/2024 del 16 dicembre 2024 della Corte di Cassazione tratta l’interessante tema della revoca donazione per ingratitudine tra conviventi affermando che “può essere revocata la donazione della casa fatta al partner che accetta nonostante sia infedele. L'interruzione della convivenza a pochi giorni dal rogito è senz'altro rilevante e denota l'ingiuria della relazione extraconiugale”. Preliminare rispetto all’analisi della decisione è l’inquadramento giuridico della
ASSEGNO DIVORZILE ALLA DONNA CHE SI È SEPARATA DA GIOVANE E CHE NON HA MAI LAVORATO NEPPURE DA SEPARATA
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) La previsione dell’assegno divorzile, in presenza dei presupposti di legge, costituisce una deroga al principio di autoresponsabilità, perché costituisce lo strumento previsto dalla legge che consente di riparare agli squilibri patrimoniali ingenerati dalla vita di coppia, che avevano giustificazione nell’organizzazione della vita familiare e cha tale giustificazione hanno perso per effetto del divorzio. Questo il principio
Aggressività e reattività violenta sono maltrattamenti e fondano sempre l’addebito
(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Con le ordinanze n. 11208 del 26 aprile 2024 e n. 30721 del 29 novembre 2024 la Suprema Corte di Cassazione affronta un tema molto importante: l'addebito della separazione in caso di comportamenti che possono essere qualificati come maltrattamenti. Queste due decisioni assumono una notevole rilevanza poiché si concentrano su ciò che distingue l'addebito per
Assegno di divorzio alla moglie, nonostante il matrimonio breve, se la convivenza prima delle nozze è stata lunga.
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) La Corte di Cassazione, Prima sezione civile – ordinanza n. 30602 pubblicata il 28 novembre 2024, ha dato ragione alle pretese di una donna alla quale è stato riconosciuto il diritto a percepire un assegno divorzile da parte dell’ex coniuge il quale, al contrario, chiedeva la revoca del contributo perché il matrimonio era durato solo
La moglie è obbligata a restituire il 50% del mutuo cointestato al marito che dopo la separazione ha continuato a pagarlo per intero
(A cura dell’Avv. Angela Brancati) La moglie deve restituire la propria quota parte di mutuo cointestato al marito quando questi continua a pagarlo interamente anche dopo l’intervenuta separazione. Il marito dopo la frattura coniugale doveva ritenersi liberato dalle obbligazioni nascenti con il matrimonio in ragione degli obblighi solidaristici di cui all’art. 143 c.c.: è quanto deciso dal Tribunale di Taranto, in composizione monocratica,