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(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Con la sentenza n. 28212 pubblicata il 23 ottobre 2025 la Cassazione cambia il futuro di moltissime persone che fino ad oggi si sono viste rifiutare dall’INPS l’indennità di accompagnamento e rigettare dai Tribunali il ricorso ad impugnazione del verbale negativo dell’INPS, solo perché riuscivano a muovere qualche passo. Secondo la legge 18 del 1980,

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il genitore biologico che, pur essendo a conoscenza della gravidanza della donna, non assuma alcuna responsabilità nei confronti del figlio è tenuto a risarcire il danno endofamiliare, calcolato sin dalla nascita del minore, anche nell’ipotesi in cui questi abbia potuto beneficiare della presenza vicariante del nuovo marito della madre. Questo il principio sancito dalla recentissima sentenza emessa

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) La sempre più frequenza di coppie miste, di trasferimenti di famiglie in giro per il mondo, incrementa il rischio che una delle due parti possa cambiare la propria posizione su un progetto che prima era comune, arrivando anche a porre in essere quella condotta che rientra nella cosiddetta sottrazione internazionale di minore che si realizza

(A cura della Dott.ssa Elisa Cazzaniga) “Pagare una baby sitter, anche a tempo pieno, non fa venir meno il debito per il mancato pagamento del mantenimento ai figli. Si tratta, infatti, di una obbligazione alimentare che non è soggetta a compensazione”. L’approfondimento odierno trae origine dalla sentenza n. 13023/2025 del Tribunale Ordinario di Roma pubblicata il 23 settembre 2025 a definizione

(A cura della Dott.ssa Chiara Massa) Dopo oltre cinque anni dalla separazione consensuale, moglie conveniva in giudizio l'ex coniuge chiedendo inizialmente l'accertamento del proprio diritto alla restituzione delle somme anticipate in costanza di matrimonio per l'edificazione della casa coniugale. In subordine, sosteneva di aver effettuato conferimenti in misura maggiore al 50% e per tale ragione chiedeva il riconoscimento di una quota maggioritaria

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione, con la sentenza n. 13839/2025, ha analizzato un caso di violenza domestica in cui l’imputato era accusato di aver reiteratamente vessato la moglie in presenza del figlio minorenne. La questione principale riguardava l’applicazione dell’aggravante prevista dall’art. 572, comma 2, c.p. e, in particolare, se fosse sufficiente la dichiarazione della persona offesa a provare la presenza

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) La Cassazione, venticinque anni dopo la prima storica sentenza n. 8109 del 2000 che riteneva per la prima volta valido un accordo che aveva la funzione di porre fine a controversie patrimoniali preesistenti tra i coniugi, afferma la liceità di un accordo tra i coniugi volto a regolare i rapporti patrimoniali in caso di

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il Giudice incaricato di decidere in riferimento all’importo dell’assegno divorzile, deve tener conto non solo dello stipendio del professionista ma anche delle entrate dello studio professionale associato e degli incarichi dallo stesso ricoperti. Questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con la recentissima ordinanza n. 26392/2025 emessa in data 30 settembre 2025. Il caso oggi in esame