Un fratello può accettare l’eredità anche per conto degli altri?
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) L’accettazione dell’eredità non costituisce un atto personalissimo e può quindi essere validamente compiuta dal rappresentante, producendo effetti direttamente imputabili al rappresentato, ai sensi dell’art. 1388 c.c., a condizione che il potere sia stato espressamente conferito. Pertanto, se l’accettazione tacita — ad esempio attraverso la vendita di un bene facente parte del patrimonio ereditario — è stata
RICONOSCIUTO IL DANNO MORALE PER LA PERDITA DELL’ANIMALE D’AFFEZIONE.
(A cura della Dott.ssa Chiara Massa) Il Tribunale di Prato con un’importante sentenza del gennaio 2025, n. 51 del 25.01.2025 - discostandosi dall’orientamento restrittivo delle Sezioni Unite del 2008 che escludeva il risarcimento del danno morale per la perdita di un animale in assenza di lesione a un diritto costituzionalmente garantito- ha riconosciuto la sussistenza del danno non patrimoniale derivante dalla perdita di un animale
Comodato senza termine per la condivisione di immobile: cosa succede alla morte del proprietario?
(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Se non è stato convenuto un termine né questo risulta dall'uso a cui la cosa doveva essere destinata, il comodatario è tenuto a restituire l’immobile non appena il comodante o il suo erede lo richiede. Non può trovare infatti accoglimento la domanda riconvenzionale formulata dall’amico della de cuis che invocando la legge Corinna sulle convivenze
Violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia: possono concorrere?
(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) Il rapporto tra il delitto di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e quello di violenza sessuale (art. 609-bis c.p.) è da tempo oggetto di riflessione giurisprudenziale. I due reati, pur tutelando beni giuridici distinti - l’incolumità fisica e psichica in ambito familiare l’uno, la libertà sessuale l’altro - possono, in determinate circostanze, intrecciarsi al punto tale da domandarsi se essi
TRADIMENTO E DISAFFEZIONE: SCATTA COMUNQUE L’ADDEBITO?
Con l’ordinanza n. 13858 del 24 maggio 2025, la Corte di Cassazione è tornata ad esprimersi in materia di addebito affermando che “in tema di separazione dei coniugi, va escluso l’addebito in caso di tradimento se nella coppia c’è già disaffezione. Spetta pertanto al richiedente dimostrare la contrarietà del comportamento del coniuge ai doveri che derivano dal matrimonio”. L’istituto dell’addebito è pensato dal legislatore per l’ipotesi in cui sia
REVOCABILE LA CESSIONE DELLA CASA ALLA MOGLIE IN SEDE DI SEPARAZIONE, SE È L’UNICO IMMOBILE DEL DEBITORE.
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il caso deciso dalla Corte d’Appello di Napoli con sentenza pubblicata il 13 maggio 2025 riguardava due coniugi i quali, all’interno di una convenzione di negoziazione assistita avente ad oggetto la separazione personale, regolamentavano i loro rapporti patrimoniali attraverso un trasferimento di immobile di proprietà del marito in favore della moglie, in sostituzione dell’assegno di mantenimento. Facendo
AL SUD LE FIGLIE FEMMINE DEVONO ESSERE MANTENUTE PIU A LUNGO DEI FIGLI MASCHI.
Con la recente ordinanza n. 12121/2025 la Corte di Cassazione ha affermato che “il genitore separato è tenuto a versare l’assegno al figlio ventenne, a maggior ragione se è una ragazza, se vivono al sud, dove le opportunità di lavoro sono più basse”. Il caso giunto in Cassazione prendeva avvio presso il Tribunale di Ragusa che all’esito di un procedimento giudiziale pronunciava la sentenza di separazione tra i
LECITI I PRELIEVI ANCHE SE INGENTI DELLA MOGLIE DAL CONTO COINTESTATO, SE FATTI PER SPESE DELLA FAMIGLIA.
(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Sul conto cointestato sul quale confluisce lo stipendio del marito può prelevare senza limiti la moglie anche se che non lavora, se i prelievi servono per mantenere la famiglia. Le spese effettuate per i bisogni della famiglia e riconducibili alla logica della solidarietà coniugale, in adempimento dell'obbligo di contribuzione di cui all'art. 143 c.c., che