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(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Anche senza una condanna definitiva in sede penale, il genitore che agisce comportamenti violenti a danno dell’altro genitore alla presenza dei minori, può perdere il diritto all’affido dei figli.  Questo il principio affermato dalla Prima Sezione civile Corte di Cassazione n. 7409 pubblicata il 20 marzo 2025, in assoluta conformità della Convenzione di Istanbul e della Riforma

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Corte di Cassazione ha recentemente emesso un’importante sentenza sul reato di maltrattamenti in famiglia, con specifico riferimento alla violenza economica (sent. n. 12444/25). Ha annullato la decisione della Corte d’Appello di Potenza che, in riforma della sentenza del Tribunale, aveva assolto l’imputato dal reato di maltrattamenti in famiglia, rideterminando la pena esclusivamente in relazione al reato

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) In tema di spese straordinarie sostenute nell’interesse dei figli, il genitore collocatario non è tenuto a concordare preventivamente e ad informare l’altro genitore tutte le scelte dalle quali derivino tali spese, qualora si tratti di spese sostanzialmente certe nel loro ordinario e prevedibile ripetersi e riguardanti esigenze destinate a ripetersi con regolarità, ancorché non predeterminabili nel

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Ormai lo abbiamo capito: è vietato registrare di nascosto una persona nel proprio domicilio, ma anche in ufficio o in una camera d'hotel, se chi “spia” non è presente nello stesso luogo e momento insieme al  registrato. È consentito invece farlo, se chi registra è presente all’evento, anche se lo fa di nascosto. Ma cosa succede se

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il Tribunale di Foggia, nella sentenza qui in commento depositata il 5 aprile 2025, afferma un principio molto chiaro e costante nella giurisprudenza tanto di merito quanto di legittimità ma molto spesso ignorato o mal interpretato nelle vicende conflittuali che riguardano gli ex coniugi in materia di compensazione di debiti e crediti. Ma che cos’è la

Non sorge il diritto al mantenimento se, nei pochi mesi di matrimonio, ciascun coniuge ha fatto la propria vita. Si esprime così la Corte di Cassazione con la decisone n. 9207 dell’8 aprile 2025 in tema di riconoscimento dell’assegno di mantenimento nell’ambito di un matrimonio di brevissima durata.  La vicenda traeva origine da una pronuncia del Tribunale di Catanzaro con cui venivano rigettate

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il giudice, in sede di procedimento di modifica dell’assegno divorzile, non può procedere a una diversa ponderazione delle pregresse condizioni economiche delle parti potendo considerare solo fatti successivi alla formazione del giudicato. Una volta accertata la sopravvenienza di circostanze potenzialmente idonee ad alterare l'assetto economico stabilito tra gli ex coniugi al momento del divorzio, quale presupposto

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione, con la sentenza n. 2128/2024 recentemente depositata, ha analizzato un caso particolare di stalking, realizzato da un uomo nei confronti della ex fidanzata, con la quale interrompeva e riprendeva la relazione. In altre parole, si veniva a creare una situazione relazionale di instabilità con varie separazioni e riconciliazioni. All’uomo venivano contestate varie condotte nei confronti

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il 29 gennaio 2025 è stato siglato un Protocollo d'Intesa sulle Linee Guida per la Consulenza Tecnica d’Ufficio nei procedimenti relativi a Famiglia e Minori, tra il Tribunale Civile di Roma, l’Ordine degli Psicologi del Lazio, l’Ordine dei Medici di Roma e l’Ordine degli Avvocati di Roma. Di particolare interesse è la sezione dedicata alla Consulenza