Mediazione Familiare: Come ha inizio?
(A cura della Dottoressa Giulia Meneghelli)
Il percorso di Mediazione familiare può essere intrapreso dalla coppia, in corso di separazione ovvero per la modifica delle condizioni di separazione in vista del divorzio, in maniera spontanea, ovvero su indicazione dell’Avvocato, o, nel caso in cui abbia già avuto inizio il contenzioso legale, su suggerimento del Giudice (art. 337 octies comma 2 c.c. “…Qualora ne ravvisi l’opportunità, il giudice, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, può rinviare l’adozione dei provvedimenti di cui all’articolo 337 ter per consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse morale e materiale dei figli”).
Il primo contatto con la figura del mediatore si verifica generalmente con un colloquio telefonico preliminare effettuato da un membro della coppia, durante il quale quest’ultimo avrà modo di ricevere le informazioni strettamente necessarie per effettuare una prima valutazione sull’opportunità o meno di intraprendere tale percorso. Nel caso in cui, come spesso avviene, la coppia non sia concorde sulla convenienza della mediazione familiare, il professionista si sottrae dal convincere la parte reticente, al fine di evitare di favorire colui che ha preso l’iniziativa, preservando così il rispetto del principio inderogabile della volontarietà della diade. Pertanto, il Mediatore familiare si limita all’invio di eventuale materiale informativo che consenta alla coppia di assumere una posizione più consapevole e informata rispetto alla Mediazione familiare.
Alla suddetta telefonata segue di prassi un incontro di orientamento iniziale gratuito, della durata di circa mezz’ora, avente lo scopo di permettere, soprattutto alla parte che non si è ancora espressa, di venire a conoscenza di quanto detto durante il primo contatto telefonico, al fine di equiparare le posizioni dei coniugi.
La seduta di orientamento iniziale persegue 4 obiettivi fondamentali:
1) Fornire ai coniugi informazioni dettagliate inerenti al processo di negoziazione in Mediazione familiare;
2) Consentire alla coppia di porre qualsivoglia domanda sul contenuto di tale percorso (es. “Quanto tempo ci vuole per ottenere l’accordo?”, “Quanto costa la mediazione familiare?”, “Quali informazioni dobbiamo portare alle sedute?”).
3) Permettere alla coppia di acquisire gli elementi necessari per effettuare una valutazione della figura del Mediatore;
4) Dare modo al professionista di comprendere se quello della Mediazione familiare sia il percorso adatto alle esigenze della coppia.
Al termine di tale incontro, il Mediatore è in grado di comprendere se l’intenzione della coppia a portare avanti tale progetto sia concreta e fattibile e, nel qual caso, lo stesso proporrà di accompagnare le parti nella pianificazione del loro futuro, aiutandoli a sciogliere tutti i loro conflitti.
A fronte di una accettazione esplicita da parte della coppia, verrà proposta una calendarizzazione degli incontri a seguire, solitamente a cadenza quindicinale.
Per ciò che concerne il costo della Mediazione familiare, questo si diversifica a seconda che il Mediatore scelga di seguire il criterio della fascia di reddito di appartenenza dei mediandi o, viceversa, attenersi ad un costo fisso per ogni seduta. Ovviamente queste modalità vengono primariamente comunicate sempre nel contesto della prima seduta informativa.
Stante la volontà della coppia di intraprendere il percorso di Mediazione familiare, il professionista procede con la consegna dell’Accordo di Partecipazione alla Mediazione familiare, in cui espone le proprie aspettative nei confronti dei clienti; si tratta infatti di una serie di regole scritte che il Mediatore illustrerà alla coppia e che verrà da essa sottoscritto prima di incominciare il percorso mediativo. Ciascun coniuge deve impegnarsi a:
- rispettare gli incarichi ricevuti dal Mediatore;
- riportare debitamente compilati i moduli economici;
- trasmettere tutte le informazioni con la massima trasparenza;
- non annullare la seduta senza giusto preavviso delle 24 h;
- comportarsi sempre in modo civile;
- procedere con il pagamento al termine di ogni seduta.
Al primo incontro vero e proprio, il Mediatore chiederà alla coppia di compilare in maniera disgiunta il Modulo di ammissione, nel quale vengono richiesti dati anagrafici, stato di lavoro, data del matrimonio e nome ed età dei figli. Rilevanti sono due domande specifiche in calce al suddetto documento: “Qual è la cosa che più la preoccupa?” e “Qual è la cosa che più le sta a cuore?”
Si dà avvio così concretamente alle varie sedute, in media 8/10 incontri, durante le quali le tematiche e il loro ordine di discussione verrà stabilito dalle parti, vere ed indiscusse protagoniste della Mediazione familiare.
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