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(A cura di Avv. Alice Di Lallo) Ad affermare quanto sopra è stata la Corte d’Appello di Brescia nella sentenza n. 1305 pubblicata in data 18 ottobre 2021 relativamente al caso in cui durante il procedimento di separazione personale dei coniugi, la casa familiare, di comproprietà dei coniugi, non veniva assegnata all’uno o all’altro genitore perché il marito, genitore prevalentemente collocatario

(a cura dell'Avv. Maria Zaccara) L'ordinanza della Suprema Corte di Cassazione n. 29195 del 20 ottobre 2021 ha confermato alla moglie, anche se economicamente autosufficiente, il diritto a percepire l’assegno divorzile dal momento che la stessa durante il matrimonio si era sempre dedicata alla famiglia e aveva, così, permesso al marito di potersi realizzare professionalmente. Il caso oggi in esame trae origine

(A cura dell'Avv. Angela Brancati) La legge all’articolo 337 septies cc prevede che il Giudice, valutate le circostanze, può disporre a carico del genitore e a favore dei figli maggiorenni ma non ancora economicamente autosufficienti, il pagamento di un assegno periodico a titolo di contributo al mantenimento. Tale disposizione fa sorgere, tuttavia, nei genitori la domanda sul se e fino a quando

(A cura dell'Avv. Cecilia Gaudenzi) L’ex coniuge perde il diritto a ricevere l’assegno di divorzio qualora tramite i contenuti pubblicati sui social viene confermata l’esistenza di un rapporto pluriennale e consolidato con una nuova persona, caratterizzato da ufficialità, nonché fondato sulla quotidiana frequentazione con periodi più o meno lunghi di piena ed effettiva convivenza. Quanto sopra è ciò che emerge dalla recentissima

(A cura dell'Avv. Maria Grazia Di Nella) Padre violento e prevaricatore: la Cassazione dice no al riconoscimento del figlio perché le parole utilizzate e le azioni dell'uomo rivelano un modello culturale di rapporti di genere caratterizzato dalla prevaricazione. Deve sempre essere valutato e tutelato l’interesse superiore del minore, stabilito dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989,

(A cura di Nancy Cooklin) Una volta superata la fase della rottura, la separazione e infine il divorzio ci si trova ad affrontare una nuova realtà, una nuova quotidianità. Quando la famiglia è composta non solo dalla coppia, ma anche da uno o più figli è necessario dare priorità alla gestione della genitorialità cercando subito un punto di incontro e aprendo canali

(a cura dell'Avv. Maria Grazia Di Nella) I Giudici devono sempre tener presente il Best Interest of Child quando decidono sul rientro del minore alla sua residenza abituale. Il supremo interesse del minore deve essere il principio guida allorquando il Giudice è chiamato a dover scegliere il genitore «miglior collocatario»,  anche se ciò incide in modo negativo sulla frequentazione quotidiana con l’altro

(A cura dell'Avv. Stefania Crespi) Il reato di maltrattamenti in famiglia è spesso commesso dai genitori nei confronti dei propri figli, ma vi sono molti casi in cui le parti lese sono i genitori e gli agenti, invece, i figli. Talvolta non si viene a conoscenza di tali drammi familiari, perché i genitori non hanno il coraggio di denunciare i propri figli,

(a cura dell'Avv. Alice Di Lallo) Interessante l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 25646 depositata il 22 settembre 2021 in merito di riconoscimento del diritto del coniuge richiedente all’assegno divorzile in caso di omessa richiesta dell’assegno di mantenimento in sede di separazione quando è trascorso un lungo lasso di tempo tra la separazione e il divorzio. Questi i fatti di causa: all’esito

(a cura dell'Avv. Maria Zaccara) La Suprema Corte di Cassazione con una recente ordinanza, la n. 26682/2021, ha confermato l'assegno divorzile nonostante fosse stata intrapresa una nuova convivenza, dal momento che questa non era caratterizzata da un progetto di vita comune tale da poter parlare di “una vera famiglia di fatto” ma era caratterizzata solo da una condivisione limitata del budget e della