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(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) La moglie separata che ha ricevuto somme dal marito a titolo di assegno di mantenimento senza però averne diritto, in quanto originariamente insussistenti i presupposti per il versamento, è obbligata a restituire tutto al coniuge anche se non ha agito con dolo o colpa grave. Tale principio viene ribadito e confermato dalla Corte di Cassazione, prima sezione

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) “L’accesso pieno ed integrale alla condizione reddituale, patrimoniale ed economico-finanziaria delle parti processuali, siano essi coniugi o conviventi di fatto, anche rispetto ai figli minorenni o maggiorenni ma non economicamente indipendenti, nelle cause divorzili è da considerare precondizione necessaria per l'uguale trattamento giuridico nell'ambito di tutti i procedimenti di famiglia. Di conseguenza, sussiste una

(A cura dell’Avv. Maria Zaccara ) Per ravvisare l'esistenza dell'obbligazione sussidiaria degli ascendenti, posto che l’art. 316-bis cod. civ. prevede espressamente che gli ascendenti siano tenuti a concorrere nel mantenimento dei nipoti "quando i genitori non hanno mezzi sufficienti", non basta l'inadempimento di un genitore, ma occorre che tale inadempimento sia dovuto a una mancanza di mezzi e non alla volontà

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Uno dei motivi per il quale un coniuge decide di avviare un procedimento giudiziario, è quello di vedere attribuire l’addebito della separazione all’altro. Solo nei procedimenti di separazione contenziosa, infatti, qualora ricorrano i presupposti e ve ne sia la domanda il Tribunale dichiara l’addebito della separazione in capo ad uno dei due coniugi. Presupposto per la dichiarazione

(A cura della Dottoressa Elisa Cazzaniga) Il piccolo, giuridicamente orfano, tornerà ad avere un padre anche per l’ordinamento italiano. Con un’innovativa sentenza, il Tribunale Ordinario di Milano ha ordinato di trascrivere integralmente nei registri dello Stato Civile l’atto di nascita di un minore nato negli Stati Uniti da una coppia omoaffettiva, atto che recava la doppia paternità del minore, vale a

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione è recentemente intervenuta, chiarendo quando determinate condotte possano definirsi “liti familiari” e quando, invece, integrino il delitto di maltrattamenti in famiglia, previsto dall’art. 572 c.p. (Cass., n. 37978/23). Il Tribunale di Napoli aveva condannato un uomo per maltrattamenti, fisici e morali, nei confronti della propria compagna convivente: la donna, incinta al quarto mese di gravidanza,

(A cura dell’Avv. Angela Brancati) La Corte di Cassazione con l’ordinanza di recente pubblicazione n. 28380/2023 è tornata a pronunciarsi su un tema sempre più attuale riguardante il diritto alla bigenitorialità del minore anche in presenza di una situazione altamente conflittuale tra i genitori. Accade sovente, infatti, che i giudici di merito si trovino a dirimere delle controversie in cui uno dei

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il marito non ha diritto ad alcun rimborso da parte della moglie che prosciuga il conto corrente cointestato: questo quanto sancito dalla Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 28772, depositata il 17.10.2023. Il marito si rivolgeva al Tribunale di Milano per ottenere la condanna della moglie, da cui si era separato, al pagamento

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) È quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 28444 pubblicata in data 12 ottobre 2023, che ha dichiarato inammissibile il ricorso di un uomo che non voleva riconoscere il figlio naturale. All’interno dei procedimento aventi ad oggetto l’accertamento e la dichiarazione della paternità, infatti, “il rifiuto ingiustificato di sottoporsi agli esami ematologici costituisce

(A cura dell’Avv. Maria Zaccara ) Per ravvisare l'esistenza dell'obbligazione sussidiaria degli ascendenti, posto che l’art. 316-bis cod. civ. prevede espressamente che gli ascendenti siano tenuti a concorrere nel mantenimento dei nipoti "quando i genitori non hanno mezzi sufficienti", non basta l'inadempimento di un genitore, ma occorre che tale inadempimento sia dovuto a una mancanza di mezzi e non alla volontà