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Totti Blasi

Separazione Totti e Ilary: quali saranno gli effetti sui patrimoni?

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella)

Crisi coniugale che sfocia in separazione: quali sono le implicazioni dal punto di vista patrimoniale?

La mia intervista per We-Wealth: ho fatto il punto della situazione, intervistata da Nicola Dimitri.

La storica coppia lo ha annunciato ufficialmente: si separa, dopo anni di matrimonio.

La gestione di una separazione complessa richiede sempre la presenza di un pool di professionisti composto da avvocati e commercialisti preparati a lavorare insieme, con lo scopo primo di evitare clamore, assicurare privacy e raggiungere un accordo che eviti il ricorso all’Autorità Giudiziaria. È notizia recente che la coppia avrebbe raggiunto un accordo tramite negoziazione assistita, vale a dire un procedimento negoziale alternativo al Tribunale introdotto nel 2014 con la Legge n. 162 e sempre più utilizzato anche in ambito familiare. Tale procedimento chiede ai coniugi e ai professionisti che li assistono, di impegnarsi a cooperare insieme in buona fede e lealtà per il raggiungimento di un accordo complessivo sia sugli aspetti genitoriali che su quelli patrimoniali della coppia. Il periodo della trattativa è caratterizzato da una rigorosa privacy e, proprio per questo motivo, Ilary e Totti hanno per mesi negato la crisi.

Inoltre, quando a separarsi è una coppia così famosa, emerge ancora di più l’esigenza di assicurare segretezza soprattutto nell’ottica di protezione dei figli ma anche del patrimonio che dovrà essere diviso e attribuito. Famosi o meno, Ilary e Totti hanno fatto i conti con un matrimonio molto lungo (17 anni) nel corso del quale un coniuge ha guadagnato cifre inimmaginabili e l’altro si è diviso tra famiglia e carriera magari anche sacrificando ingaggi prestigiosi: non stupisce che Ilary godrà di un ingente contributo al proprio mantenimento; del resto, recentemente la Cassazione ha ribadito che in fase di separazione deve essere garantito il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, essendo ancora attuale il dovere di assistenza materiale. Ma ancora, come tutti i genitori, la famosa coppia è stata anche chiamata a trovare un modo nuovo di gestire i tre figli e rispettarsi come genitori. A differenza di quello che accadeva solo dieci anni fa, quando la legge n. 54/2006 – che ha trasformato l’affido congiunto da eccezione in regola – dettava solo un principio a cui tendere oggi, sempre più spesso, le coppie concordano per un collocamento dei figli pressoché paritario con individuazione di un’abitazione come principale e diritti di visita che finiscono per suddividere il tempo di cura a metà tra i genitori. Tenuto conto che al genitore prevalentemente collocatario dei figli spetta l’assegnazione della casa familiare, Ilary avrà l’assegnazione della Villa dell’Eur da oltre dieci milioni di euro, godrà di un cospicuo assegno di mantenimento per ciascun figlio parametrato al loro tenore di vita e naturalmente l’assunzione diretta da parte dell’ex capitano della Roma di tutte le spese straordinarie dei figli.

Quali sono le criticità che possono venire alla luce dal punto di vista della protezione del patrimonio e quali i rimedi?

Nel caso di Ilary e Totti non vi è dubbio che oltre all’aspetto genitoriale ha avuto una grande rilevanza la suddivisione del patrimonio accumulato in vent’anni di carriera, di accordi di sponsorizzazione e di diritti di immagine di entrambi. Sposati in separazione dei beni hanno, tuttavia, dovuto trovare una soluzione condivisa nella gestione delle sette società immobiliari che li vede coinvolti seppur in diversa misura, e addivenire a concordare un “importo” per compensare il divario di reddito e patrimonio esistente tra i due.

Stranamente non si legge della istituzione di un Trust, neppure a tutela dei figli, ma visto il sempre maggiore utilizzo di tale istituto, allo stato delle notizie divulgate, non possiamo escludere che una soluzione di accordo possa essere “transitata” anche da questo istituto. Il Trust, infatti, garantirebbe sin d’ora ai figli un patrimonio certo ed una supervisione qualificata nella gestione. Anche perché, vista la complessa situazione patrimoniale della coppia, è ipotizzabile che l’accordo di separazione sia accompagnato dalla sottoscrizione a latere di un secondo accordo che preveda già le condizioni del successivo divorzio, con conseguente uscita di Ilary dall’asse ereditario di Totti.

Quali, a suo avviso, i passi che occorrerebbe seguire per gestire al meglio ogni separazione?

Prima di tutto occorre conoscere la situazione reddituale e patrimoniale della coppia. Altro elemento importante è l’assistenza qualificata. Occorre rivolgersi a professionisti specializzati e in caso di patrimoni ingenti scegliere più figure complementari tra loro. Infine, ma non certo per importanza, nelle trattative occorre sapere ascoltare. Occorre prestare attenzione verso l’altro per trovare una “via di comunicazione” condivisa necessaria a raggiungere l’accordo; ogni coniuge ha un aspetto che ritiene imprescindibile: per alcuni la casa familiare, per altri un dipinto famoso, per altri ancora un gioiello. Individuato il passaggio critico, “il punto di non ritorno”, si può lavorare per garantire tale aspetto nella prospettiva più ampia di un accordo condiviso.

Perché rivolgersi ad un avvocato esperto del settore può rivelarsi una scelta utile?

La separazione non è riducibile esclusivamente all’attribuzione di denaro o beni per tacitare la frustrazione della fine di un progetto di coppia; la separazione può essere anche un’occasione di rinascita. Per garantire tale rinascita, tuttavia, è necessaria competenza, esperienza, aggiornamento e anche un po’ di generosità. Un buon professionista deve capire dove fermarsi nella trattativa, quando non affondare la lama mettendo fine a quella “complicità” che ancora esiste tra due persone che si sono amate e che resteranno per sempre due genitori.

Separazione consensuale o giudiziale?

Molto dipende dalla volontà dei coniugi e dalla loro capacità di mettere da parte rivendicazioni di principio ma anche dai professionisti incaricati e dalla loro capacità di negoziare.

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Al centro del nostro lavoro c’è la persona. Studio Legale Di Nella è specializzato nel Diritto delle Famiglie, Diritto Internazionale della Famiglia, Diritto Collaborativo, Diritto della Persona, Diritto dei Minori, Diritto Penale Minorile, Sottrazioni internazionali dei Minori, Diritto delle Successioni e Donazioni e Diritto dell’Immigrazione.

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È Avvocato Collaborativo del Foro di Milano, componente del Comitato Scientifico della SOS Villaggi dei Bambini Onlus, membro attivo dell’Associazione Camera Minorile di Milano, socia dell’AIAF (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i minori), socia dell’AIADC ( Associazione Italiana degli Avvocati di Diritto Collaborativo) nonché delle IACP ( International Academy of Collaborative Professionals), socia dell’Associazione ICALI (International Child Abducion Lawyers Italy) ed iscritta nell’elenco avvocati specializzati all’assistenza legale delle donne vittime di violenza (BURL – Serie ordinaria n.46 17.11.2016).