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I genitori devono contribuire al mantenimento della figlia fuori sede, se hanno sostenuto le stesse spese per il fratello

(A cura dell’Avv. Maria Zaccara)

La Suprema Corte di Cassazione ha recentemente confermato che i genitori devono contribuire al mantenimento della figlia che studia fuori sede, se hanno le possibilità economiche e se avevano offerto la medesima possibilità al fratello maggiore.

Questo è il principio espresso dall’ordinanza n. 36824/2022, pubblicata in data 15 dicembre 2022.

Il caso di specie trae origine dalla domanda posta al Tribunale di Roma da parte di una ragazza (maggiorenne ma non economicamente indipendente) di obbligare i genitori al pagamento di € 2.600 mensili a titolo di contributo al mantenimento, in aggiunta alle spese straordinarie.

Il Tribunale, all’esito dell’istruttoria, li condannava a corrispondere alla figlia una somma mensile di € 1.400, e a rifonderle una somma aggiuntiva per le spese pregresse.

Ne conseguiva un appello da parte dei genitori, respinto dalla Corte che osservava come la figlia avesse ben dimostrato le spese sostenute per l’iscrizione universitaria e la residenza fuori sede, nonché l’intollerabilità della convivenza stessa con il padre e la madre. 

Al contrario i giudici non ritenevano fondato, rispetto alle condizioni della famiglia, il motivo di appello presentato dalla coppia e relativo alla supposta esosità delle spese sostenute dalla figlia: la somma omnicomprensiva di € 1.400 evitava infatti discriminazioni rispetto al fratello maggiore che, per tutto il ciclo degli studi universitari, era stato da loro mantenuto.

Nel valutare la situazione economica della famiglia, il tribunale aveva messo in evidenza che i genitori erano proprietari di diversi immobili e titolari sia di tre società di vigilanza privata che di diversi conti correnti, sui quali effettuavano cospicui versamenti.

La coppia a questo punto proponeva ricorso per Cassazione, lamentando un’errata valutazione – da parte della Corte d’Appello – dei documenti prodotti. 

Il ricorso veniva però dichiarato inammissibile:

secondo gli Ermellini la Corte territoriale aveva confermato il provvedimento impugnato attraverso un complessivo e unitario apprezzamento degli elementi probatori acquisiti. A tal proposito la Cassazione ribadiva che la valutazione delle prove raccolte costituiva un’attività riservata all’apprezzamento discrezionale del Giudice di merito, le cui conclusioni in ordine alla ricostruzione della vicenda fattuale non erano sindacabili in sede di legittimità. 

Nel caso di specie  i Giudici di merito, nel confermare la cifra di € 1.400 mensili a titolo di mantenimento, avevano tenuto conto di un articolato quadro di elementi: la solidità delle tre società partecipate dai genitori, i cospicui versamenti sui conti correnti, i redditi da locazione e le diverse proprietà immobiliari. Non solo: erano state considerate anche le svariate ed esose spese di carattere voluttuario sostenute dai ricorrenti (e peraltro mai smentite dagli stessi) ed era stata effettuata una comparazione equitativa con le spese sostenute a favore del fratello maggiore, mantenuto dai genitori per tutto il periodo della formazione accademica. 

Alla luce di tali motivazioni, la Suprema Corte aveva dichiarato inammissibile il ricorso e condannato i ricorrenti al pagamento delle spese.

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Dopo essersi diplomata al Liceo Classico Salvatore Quasimodo di Magenta, ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza a pieni voti presso l’Università degli Studi di Milano nel 2014, con tesi in diritto dell’esecuzione penale e del procedimento penale minorile, analizzando l’istituto del “Perdono Giudiziale”.

Coltivando l’interesse per le materie di diritto della persona, dei minori e della famiglia, dall’aprile 2014 ha iniziato il percorso di pratica forense presso questo Studio, dove nel settembre de 2018, è diventata Avvocato, del Foro di Milano.

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Al centro del nostro lavoro c’è la persona. Studio Legale Di Nella è specializzato nel Diritto delle Famiglie, Diritto Internazionale della Famiglia, Diritto Collaborativo, Diritto della Persona, Diritto dei Minori, Diritto Penale Minorile, Sottrazioni internazionali dei Minori, Diritto delle Successioni e Donazioni e Diritto dell’Immigrazione.