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Nullo il procedimento di decadenza dalla responsabilità genitoriale se al minore non è nominato un Curatore Speciale

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo)

In tutti i procedimenti che riguardano i minori, deve essere loro garantito il contraddittorio attraverso la nomina di un tutore provvisorio o di un curatore speciale tutte le volte in cui si ravvisi un conflitto di interessi tra il minore e i suoi genitori o attraverso l’ascolto del minore. Con conseguente necessità, nei procedimenti aventi ad oggetto la limitazione o la decadenza dalla responsabilità genitoriale, di nominare un Curatore Speciale del minore laddove questi non sia già rappresentato da un soggetto terzo attraverso la nomina di un tutore.

Quanto sopra è stato affermato di recente dalla Corte di Cassazione, Prima Sezione, nell’ordinanza pubblicata il 6 dicembre 2021 n 38719 e conferma, tra l’altro, le nuove disposizioni discendenti dalla Riforma del diritto di famiglia per le quali è obbligatoria la nomina di un Curatore Speciale del minore nei procedimenti di decadenza dalla responsabilità genitoriale, di allontanamento ex art. 403 c.c. di affidamento familiare, nonché quando “dai fatti emersi nel procedimento emerga una situazione di pregiudizio per il minore, tale da precluderne l’adeguata rappresentanza processuale” oppure quando ne faccia richiesta il minore ultraquattordicenne.

Nel caso in commento, infatti, nel corso del procedimento di primo e secondo grado né il Tribunale per i Minorenni né la Corte d’Appello avevano provveduto alla nomina di un Curatore Speciale benchè avessero dichiarata la madre del minore decaduta dalla responsabilità genitoriale sul figlio.

L’art. 336 c.c. prescrive che nei procedimenti aventi ad oggetti provvedimenti limitativi o ablativi della responsabilità genitoriale tanto i genitori quanto i minori devono essere assistiti da un difensore.

In generale, nel nostro ordinamento è prevista la nomina di un difensore del minore qualora manchi la persona cui spetta la rappresentanza o l’assistenza, o vi sono ragioni di urgenza; ovvero quando vi è conflitto di interessi con il rappresentante (nella maggior parte dei casi i genitori o il genitore).

Anche nelle c.d. azioni di stato, volte ad accertare o escludere il rapporto di filiazione, e nel procedimento avente ad oggetto l’adottabilità del minore è prevista la nomina di un Curatore Speciale che tuteli e realizzi l’interesse dei minori stessi in modo imparziale rappresentando anche il minore nel procedimento.

Gli orientamenti più recenti della giurisprudenza hanno concluso per la obbligatorietà della nomina di un difensore d’ufficio al minore (Curatore Speciale) nei giudizi avente ad oggetto la limitazione o la decadenza dalla responsabilità genitoriale con conseguente nullità del procedimento in caso di mancata nomina per mancata costituzione del rapporto processuale e per violazione del contraddittorio mentre negli altri giudizi in cui i minori sono coinvolti tale nomina non è necessaria, dovendo il Giudice procedere con l’ascolto del minore a tutela del contraddittorio e del diritto del minore ad essere ascoltato in tutti i procedimenti che lo riguardano.

Nei procedimenti c.d. de potestate, in particolare, i genitori e i minori devono essere assistiti da un difensore, sussistendo, dunque, un obbligo di difesa tecnica anche in capo al minore che è parte sostanziale ma anche formale del procedimento con conseguente estensione del contraddittorio nei suoi confronti.

È evidente, infatti, in tali situazioni, che i genitori non possono rappresentare gli interessi dei figli in giudizio stante il conflitto potenziale tra le parti.

Author Profile

Da sempre interessata alla tematica dei diritti umani e delle persone, dopo un’esperienza presso la Prefettura di Milano – Sportello Unico dell’Immigrazione, ha iniziato la pratica forense nello Studio Legale Di Nella dove, nell’ottobre 2014, è diventata Avvocato, del Foro di Milano. Si occupa di diritto civile, in prevalenza di diritto di famiglia, italiano e transnazionale, delle persone e dei minori, e di diritto dell’immigrazione.

Dal 2011 collabora con la rivista giuridica on line Diritto&Giustizia, Editore Giuffrè, su cui pubblica note a sentenza in tema di diritto di famiglia e successioni e dal 2018 pubblica note a sentenza anche sul portale online ilfamiliarista.it, Editore Giuffrè.

È socia dell’AIAF (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i minori). Svolge docenze nei corsi di formazione e approfondimento per ordini e associazioni professionali ed enti privati, partecipando anche a progetti scolastici su temi sociali e civili.