La violazione degli obblighi di assistenza familiare si integra anche se si cede un credito verso terzi o si consegnano beni o regali?
(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione è recentemente intervenuta in tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, con specifico riguardo alla condotta. In particolare, ha valutato la sussistenza di tale delitto, quando il soggetto obbligato in sede di separazione legale dei coniugi sostituisce, di sua iniziativa, la somma di danaro stabilita dal Giudice Civile, con "regalie", beni o cessione
Contributo al mantenimento del coniuge: il proprietario di immobili deve metterli a reddito
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il caso di specie, oggetto della sentenza n. 14371 pubblicata il 23 maggio 2024 da parte della Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, riguarda la valorizzazione del patrimonio immobiliare di un coniuge nella quantificazione dell’assegno di mantenimento dal medesimo dovuto in favore dell’altro coniuge, economicamente più debole. In particolare, il Tribunale di Firenze pronunciava la separazione giudiziale
SONO VALIDI GLI ACCORDI SULLE SPESE PRESI DAI CONIUGI DURANTE IL MATRIMONIO
(A cura della Dottoressa Elisa Cazzaniga) L’approfondimento di oggi si concentra sugli accordi di ripartizione delle spese presi dai coniugi anche prima della separazione. Con l’ordinanza n. 13366 del 15 maggio 2024, la Corte di Cassazione in tema di suddivisione delle spese del nucleo famigliare ha affermato che “gli accordi presi dai coniugi via mail, anche prima della separazione, sono validi a
Niente assegno divorzile alla moglie benestante che sceglie di non dedicarsi al lavoro
(A cura dell’Avv. Angela Brancati) Il tema sui presupposti per il riconoscimento dell’assegno divorzile è oggetto costante di pronunce da parte sia delle Corti di merito che di legittimità, che si trovano di sovente investite della questione in tutti i gradi del giudizio. La questione che oggi, infatti, ci occupa è proprio quella dell’assegno divorzile su cui è stata chiamato a pronunciarsi
UNO SCHIAFFO PUO’ ESSERE CAUSA DI ADDEBITO
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) In ordine all’addebito della separazione personale, i comportamenti reattivi del coniuge che sfociano in azioni violente e lesive dell’incolumità fisica dell’altro coniuge, rappresentano, in un giudizio di comparazione, al fine di determinare l’addebito della separazione, causa determinante dell’intollerabilità della convivenza, nonostante la conflittualità sia risalente nel tempo ed il fatto che l’altro coniuge contribuisca ad esasperare
AFFIDAMENTO CONGIUNTO ANCHE SE IL PADRE IMPONE ALLE FIGLIE LA NUOVA COMPAGNA
(A cura dell’Avv. Maria Zaccara ) L’affidamento delle minori resta congiunto anche se il padre, subito dopo la separazione, va a vivere con la nuova compagna nello stesso palazzo dove si trova la casa familiare - con ciò determinando il necessario trasferimento della madre e delle minori in un differente immobile - nonché si presenta al primo incontro di supporto con le figlie presso il consultorio, accompagnato dalla nuova
PMA: LE NUOVE LINEE GUIDA RECEPISCONO LE ULTIME NOVITÀ GIURISPRUDENZIALI
(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Il Ministero della Salute - con sei anni di ritardo - ha pubblicato le nuove linee guida vincolanti per tutte le strutture autorizzate, contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), in adempimento a quanto richiesto dalla legge istitutiva n. 40 del 2004 («Norme in materia di procreazione medicalmente
Il giudice della separazione deve rispettare la Convenzione di Istanbul per evitare la vittimizzazione secondaria
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il Tribunale di Pesaro dichiarava la separazione dei coniugi rigettando le reciproche domande di addebito e disponendo l’affidamento della figlia minore in via condivisa tra i genitori. Avverso tale sentenza, proponeva gravame alla Corte d’Appello la donna chiedendo l’addebito al marito della separazione, l’affido in via esclusiva a sé della figlia e divieto di visite
LA REVOCA DELL’ASSEGNAZIONE DELLA CASA FAMILIARE E’ MOTIVO DI AUMENTO DELL’ASSEGNO DIVORZILE.
(A cura della Dottoressa Elisa Cazzaniga) La revoca dell’assegnazione della casa familiare può avere incidenza sulla revisione in aumento dell’assegno di divorzio? La Corte di Cassazione con la decisione n. 7961/2024 conferma il proprio orientamento: la revoca dell’assegnazione della casa familiare di proprietà esclusiva dell’ex coniuge costituisce una sopravvenienza valutabile ai fini dell’accertamento dei giustificati motivi per l’aumento dell’assegno divorzile. Il
“Prometto di esserti fedele sempre” secondo la formula matrimoniale. E nella realtà?
(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) Tante richieste di separazione sono collegate all’infedeltà di uno dei due coniugi. Secondo la piattaforma internazionale “Incontri-ExtraConiugali.com” Lazio e Lombardia sono le regioni italiane dove sono più diffuse le relazioni extraconiugali. Al terzo posto si colloca la Campania (con l’87% degli uomini e l’84% delle donne), poi la Toscana, (85% degli uomini ed 84% delle donne) e