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(A cura della Dott.ssa Chiara Massa) Dopo oltre cinque anni dalla separazione consensuale, moglie conveniva in giudizio l'ex coniuge chiedendo inizialmente l'accertamento del proprio diritto alla restituzione delle somme anticipate in costanza di matrimonio per l'edificazione della casa coniugale. In subordine, sosteneva di aver effettuato conferimenti in misura maggiore al 50% e per tale ragione chiedeva il riconoscimento di una quota maggioritaria

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione, con la sentenza n. 13839/2025, ha analizzato un caso di violenza domestica in cui l’imputato era accusato di aver reiteratamente vessato la moglie in presenza del figlio minorenne. La questione principale riguardava l’applicazione dell’aggravante prevista dall’art. 572, comma 2, c.p. e, in particolare, se fosse sufficiente la dichiarazione della persona offesa a provare la presenza

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) La Cassazione, venticinque anni dopo la prima storica sentenza n. 8109 del 2000 che riteneva per la prima volta valido un accordo che aveva la funzione di porre fine a controversie patrimoniali preesistenti tra i coniugi, afferma la liceità di un accordo tra i coniugi volto a regolare i rapporti patrimoniali in caso di

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il Giudice incaricato di decidere in riferimento all’importo dell’assegno divorzile, deve tener conto non solo dello stipendio del professionista ma anche delle entrate dello studio professionale associato e degli incarichi dallo stesso ricoperti. Questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con la recentissima ordinanza n. 26392/2025 emessa in data 30 settembre 2025. Il caso oggi in esame

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) L’ascolto del minore è una tra le più rilevanti modalità di riconoscimento del diritto fondamentale della persona del minore ad esprimere la propria opinione. Questo viene affermato dalla Corte di Cassazione, ordinanza n. 25555 pubblicata il 18 settembre 2025. Questo il caso deciso dalla Corte. Trascorsi due anni dalla sentenza con cui il Tribunale di Napoli,

(A cura della Dott.ssa Elisa Cazzaniga) “Le spese sostenute per la formazione post-universitaria del figlio maggiorenne (master, corsi specialistici), pur se finalizzate al completamento della formazione professionale, non costituiscono spese universitarie in senso stretto e, per il loro carattere imprevedibile e rilevante, non possono essere recuperate in via esecutiva sulla base del titolo originario di condanna al mantenimento, richiedendo l'esercizio di

(A cura della Dott.ssa Chiara Massa) Con la sentenza n. 5533/2025 il Tribunale Ordinario di Salerno accoglie il ricorso di una donna separata depositato a tutela del diritto al mantenimento dei figli minori e autorizza il sequestro di beni dell’ex marito. La donna aveva avanzato richiesta dopo aver premesso di essersi separata attraverso una procedura di negoziazione assistita e di aver raggiunto un

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) L’assegnazione dell’abitazione non può essere esclusa solo perché il minore è stato condotto a vivere altrove in quanto è decisivo accertare la ragione dell’allontanamento onde verificare se esso sia avvenuto solo temporaneamente o in via definitiva. Quanto sopra è stato sancito dalla recentissima Ordinanza n. 24754/2025 emessa dalla Corte di Cassazione in data 8 settembre 2025. Il caso

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) Nel contesto della violenza domestica, la ritrattazione o la remissione della querela da parte della vittima non rappresentano, di per sé, un ostacolo all’accertamento del reato e alla prosecuzione del procedimento penale. Anzi, secondo la giurisprudenza di legittimità più recente, tali comportamenti possono persino costituire indici di perdurante soggezione e condizionamento da parte dell’autore delle violenze. In buona