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(A cura dell’Avv. Angela Brancati) Con la sentenza n. 1879/2025 pubblicata il 27 gennaio 2025 la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di una donna che chiedeva la restituzione di una somma di denaro che la stessa deduceva aver concesso in prestito all'ex. Per gli Ermellini, infatti,  la richiedente non aveva diritto a vedersi restituito il denaro perché in occasione della dazione

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) A seguito della dichiarazione giudiziale di paternità il giudice deve valutare il cognome da attribuire al minore e, se non lesivo del di lui supremo interesse, può disporre l’annotazione del doppio cognome, comprensivo pertanto sia di quello paterno che di quello materno. Questo il principio espresso dalla Suprema Corte di Cassazione con la recentissima ordinanza n. 1492/2025

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Il figlio di tre anni non deve essere collocato in via prevalente presso la madre sulla base dell’astratto criterio della maternal preference, dando per scontato che il padre non possa occuparsene tanto quanto lei. Questo il principio dell’ordinanza della Cassazione n. 1486 del 21/1/2025 che chiarisce come nei procedimenti previsti dall’art. 337-bis c.c., aventi

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Nell’ambito dei rapporti patrimoniali tra coniugi ed ex coniugi, in relazione alle somme dovute a titolo di contributo al mantenimento, è necessario sapere entro quando la parte creditrice ha diritto di pretendere il pagamento delle somme non versate prima che il rapporto si estingua. Si parla, infatti, di prescrizione allorquando il rapporto giuridico si estingue per

Interessante la decisione pronunciata dalla Sezione Civile del Tribunale di Palmi in data 27 dicembre 2024 nell’ambito di un procedimento di reintegra nel possesso della casa familiare secondo cui, sino all’emissione dell’autorizzazione a vivere separati pronunciata dal Giudice della separazione ai sensi dell’art. 473 bis c.p.c., il coniuge estromesso dall’abitazione ha diritto ad avere copia delle nuove chiavi di casa. Nel

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Anche se interviene la separazione, non può essere richiesto il rimborso delle spese sostenute per i bisogni della famiglia durante la convivenza matrimoniale salvo i coniugi avessero regolato specificatamente la loro reciproca contribuzione in un specifico accordo e uno dei due è venuto meno a tale obbligo.  Con l’ordinanza  n. 29880 del 20 novembre 2025 la Corte

(A cura dell’Avv. Angela Brancati) Con una delle primissime sentenze pubblicate nel 2025 la n. 35 la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul tema dall’assegno di mantenimento da versarsi a favore di un figlio ultramaggiorenne, il quale vittima di violenza assistita da parte del padre ai danni della madre, aveva sviluppato depressione, disturbo post traumatico da stress e insonnia

(A cura dell’Avv. Maria Zaccara) Il genitore non è legittimato attivamente a richiedere l’aumento del contributo al mantenimento del figlio maggiorenne che vive ormai stabilmente all’estero anche se per motivi di studio (Tribunale di Rimini, Sentenza n.999/2024, pubblicata in data 11.11.2024). Decorsi sei mesi dalla separazione, un uomo - padre di un ragazzo maggiorenne che per studio si era nel frattempo trasferito

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione è recentemente intervenuta in un caso di maltrattamenti in famiglia aggravato, con specifico riferimento alla subordinazione della concessione della sospensione condizionale della pena allo svolgimento di percorsi di recupero (Cass., n. 40888/24). Il caso era particolare, poiché le condotte maltrattanti erano state realizzate prima e dopo l’entrata in vigore della Legge n. 69 del 2019

L’ordinanza n. 32682/2024 del 16 dicembre 2024 della Corte di Cassazione tratta l’interessante tema della revoca donazione per ingratitudine tra conviventi affermando che “può essere revocata la donazione della casa fatta al partner che accetta nonostante sia infedele. L'interruzione della convivenza a pochi giorni dal rogito è senz'altro rilevante e denota l'ingiuria della relazione extraconiugale”. Preliminare rispetto all’analisi della decisione è l’inquadramento giuridico della