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(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) In tema di amministratore di sostegno, nel caso in cui l’interessato sia una persona pienamente lucida che rifiuti il consenso o addirittura, si opponga alla nomina dell’amministratore di sostegno e la sua protezione sia già di fatto assicurata dai familiari o dal sistema di deleghe (attivato autonomamente dall’interessato) il giudice non può imporre misure restrittive della

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione si è recentemente pronunciata con riferimento alla condotta di una donna che mandava molti messaggi (anche con toni duri e offensivi) al proprio ex per il mancato pagamento della somma stabilita dal Tribunale civile per il mantenimento dei figli (sent. n. 44477/24). La richiesta era diventata impellente in considerazione dello stato di difficoltà economica

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 4672 pubblicata il 22 febbraio 2025 si pronuncia sul diritto del genitore prevalentemente collocatario a vedersi attribuito l’assegno unico universale. In particolare, il Tribunale di Lanciano, nel pronunciare il divorzio tra due coniugi, disponeva l’affido condiviso del figlio minore ad entrambi i genitori, il collocamento prevalente presso la madre

(A cura dell’Avv. Maria Zaccara) In caso di interruzione del rapporto coniugale per effetto di separazione, uno dei problemi più frequenti è come regolare il pagamento del mutuo cointestato contratto sulla casa familiare. Sopratutto quando per consuetudine coniugale, la rata del mutuo cointestato è stata pagata da uno solo, nasce la necessità di regolare tale obbligazione per il futuro. Ma cosa succede se

(A cura dell’Avv. Maria Zaccara) In tema di mantenimento del figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente, l’adempimento del relativo obbligo è disciplinato dal combinato disposto degli artt. 337-ter e 337-septies c.c., non potendo applicarsi la disciplina prevista dall’art. 443 c.c. per l’adempimento delle obbligazioni alimentari, diverse per finalità e contenuto, con la conseguenza che la decisione di accogliere e mantenere il figlio in casa

Con l’ordinanza n. 2948 del 6 febbraio 2025 la Corte di Cassazione è tornata ad approfondire i presupposti della dichiarazione di adottabilità del minore evidenziando come non sia sufficiente la presenza e la disponibilità dei nonni ad occuparsi del nipote per escludere la situazione di abbandono. Gli Ermellini, infatti, hanno ribadito che “la situazione di abbandono è configurabile non solo nei casi di materiale abbandono del minore, ma

(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il giudice chiamato a decidere in punto contributo al mantenimento dei figli, deve stabilire l’importo sulla base di un'adeguata ed attuale valutazione dei redditi e delle risorse economiche di entrambi i genitori, nonché delle concrete necessità dei minori, in modo da garantire una soluzione equa e rispettosa del principio di proporzionalità. Questo il principio espresso dalla Suprema

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il fatto trae origine dal procedimento per decreto ingiuntivo introdotto da un ex marito contro la ex coniuge per sentirla condannare al pagamento di una somma a titolo di concorso delle spese straordinarie dall’uomo sostenute per il figlio collocato prevalentemente presso di lui. Contro il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Napoli, la donna si

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) La giovane moglie non ha diritto al mantenimento se rifiuta senza un valido motivo un lavoro e non prova di essersi attivata per cercarne un altro. La disparità di reddito tra i coniugi diventa così un elemento irrilevante se in via preliminare non viene offerta prova di un’adeguata ricerca di un lavoro. È quanto affermato dalla

(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Cassazione ha recentemente emesso un’importante sentenza sulla violenza economica (n. 1268/25). Nel respingere il ricorso presentato dall’imputato, condannato in primo e secondo grado, la Suprema Corte rileva come dalla credibile testimonianza della persona offesa fossero emerse condotte violente, sessualmente umilianti, minatorie, ossessive e denigratorie davanti ai figli, utilizzati dall’imputato come strumenti di controllo della donna. I comportamenti