ADOZIONE PIENA E RESCISSIONE DI OGNI RAPPORTO QUANDO L’IMMATURITA’ DEI GENITORI NON PERMETTE LA TUTELA DEI FIGLI.
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il Giudice deve dichiarare lo stato di adottabilità di un minore ex art. 8 legge 184/83 con rescissione di ogni rapporto con i genitori biologici quando questi ultimi sono così immaturi da non riuscire a comprendere le esigenze ed i bisogni del figlio ed il mantenimento dei legami sarebbe confusivo per lo sviluppo del minore. Questo il
I GENITORI SONO RESPONSABILI PER L’ABUSO DEI SOCIAL DA PARTE DEI FIGLI.
(A cura della Dott.ssa Chiara Massa) Il Tribunale di Brescia, con la sentenza n. 879 del 4 marzo 2025 ha condannato due genitori al pagamento di un risarcimento di 15mila euro (calcolato sulla scorta di parametri di Tabelle del Tribunale di Milano) per i danni causati dalla figlia, portatrice di un lieve ritardo intellettivo, che aveva creato vari profili fake per insultare, diffamare, intimidire e minacciare una compagna di classe, anch’ella all’epoca dei fatti
AFFIDAMENTO SUPERESCLUSIVO A LEI, VITTIMA DI VIOLENZA DOMESTICA: IRRILEVANTE SE LA DENUNCIA E’STATA ARCHIVIATA.
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Anche senza una condanna definitiva in sede penale, il genitore che agisce comportamenti violenti a danno dell’altro genitore alla presenza dei minori, può perdere il diritto all’affido dei figli. Questo il principio affermato dalla Prima Sezione civile Corte di Cassazione n. 7409 pubblicata il 20 marzo 2025, in assoluta conformità della Convenzione di Istanbul e della Riforma
La violenza economica può integrare il reato di maltrattamenti?
(A cura dell’Avv. Stefania Crespi) La Corte di Cassazione ha recentemente emesso un’importante sentenza sul reato di maltrattamenti in famiglia, con specifico riferimento alla violenza economica (sent. n. 12444/25). Ha annullato la decisione della Corte d’Appello di Potenza che, in riforma della sentenza del Tribunale, aveva assolto l’imputato dal reato di maltrattamenti in famiglia, rideterminando la pena esclusivamente in relazione al reato
SPESE STRAORDINARIE: IL GENITORE DEVE SEMPRE RIMBORSARE SE LA SPESA E’ NELL’INTERESSE DEL MINORE
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) In tema di spese straordinarie sostenute nell’interesse dei figli, il genitore collocatario non è tenuto a concordare preventivamente e ad informare l’altro genitore tutte le scelte dalle quali derivino tali spese, qualora si tratti di spese sostanzialmente certe nel loro ordinario e prevedibile ripetersi e riguardanti esigenze destinate a ripetersi con regolarità, ancorché non predeterminabili nel
Lecita ed utilizzabile la registrazione di una conversazione tra colleghi.
(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella) Ormai lo abbiamo capito: è vietato registrare di nascosto una persona nel proprio domicilio, ma anche in ufficio o in una camera d'hotel, se chi “spia” non è presente nello stesso luogo e momento insieme al registrato. È consentito invece farlo, se chi registra è presente all’evento, anche se lo fa di nascosto. Ma cosa succede se
Il credito per il mantenimento dei figli non è compensabile con altri crediti!
(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo) Il Tribunale di Foggia, nella sentenza qui in commento depositata il 5 aprile 2025, afferma un principio molto chiaro e costante nella giurisprudenza tanto di merito quanto di legittimità ma molto spesso ignorato o mal interpretato nelle vicende conflittuali che riguardano gli ex coniugi in materia di compensazione di debiti e crediti. Ma che cos’è la
NO AL MANTENIMENTO SE NEL BREVE MATRIMONIO NON C’È’ STATA COMUNIONE DI VITA.
Non sorge il diritto al mantenimento se, nei pochi mesi di matrimonio, ciascun coniuge ha fatto la propria vita. Si esprime così la Corte di Cassazione con la decisone n. 9207 dell’8 aprile 2025 in tema di riconoscimento dell’assegno di mantenimento nell’ambito di un matrimonio di brevissima durata. La vicenda traeva origine da una pronuncia del Tribunale di Catanzaro con cui venivano rigettate
PRESUPPOSTI ED ELEMENTI NECESSARI PER LA MODIFICA DELL’ASSEGNO DIVORZILE E DEL CONTRIBUTO AL MANTENIMENTO DEI FIGLI.
(A cura dell’Avv. Cecilia Gaudenzi) Il giudice, in sede di procedimento di modifica dell’assegno divorzile, non può procedere a una diversa ponderazione delle pregresse condizioni economiche delle parti potendo considerare solo fatti successivi alla formazione del giudicato. Una volta accertata la sopravvenienza di circostanze potenzialmente idonee ad alterare l'assetto economico stabilito tra gli ex coniugi al momento del divorzio, quale presupposto