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VIETATO L’USO DEL CELLULARE ANCHE ALLE SUPERIORI.

(A cura dell’Avv. Maria Grazia Di Nella)

Facendo seguito alla nota ministeriale n. 5274 dell’11 luglio 2024,  il Ministero dell’Istruzione e del merito con la circolare n. 3393 del 16 giugno 2025  ha sancito che anche per gli studenti del secondo ciclo di istruzione, il divieto di utilizzo del telefono cellulare durante lo svolgimento dell’attività didattica e, più in generale, in orario scolastico.

Il Ministero ha spiegato che “tale intervento appare ormai improcrastinabile alla luce degli effetti negativi, ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone e dei social media può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche.”

A sostegno del proprio intervento il Ministero richiama tre importanti studi due condotti da organismi internazionali:

  • – quello condotto nel 2024 dall’OCSC (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) “From decline to revival: Policies to unlock human capital and productivity”;
  • – quello condotto sempre nel 2024 dall’OMS denominato A focus on adolescent social media use and gaming in Europe, central Asia and Canada” 
  •  – ed infine il Rapporto ISTISAN 23-25 pubblicato dall’Istituto Superiore della Sanità.

Tutti gli studi rilevano i preoccupati fenomeni di calo sul rendimento scolastico dei ragazzi e la necessità di adottare programmi per un uso responsabile di Internet e riforme delle politiche educative che cerchino attenuare tali effetti, contrastando il calo del livello degli apprendimenti. 

Nello specifico lo studio dell’OCSE conclude sottolineando il peggioramento delle performance degli studenti rilevabile dai punteggi PISA e in parte imputabile proprio all’uso improprio delle tecnologie digitali; il Rapporto dell’OMS si è invece più vocalizzato sugli esiti comportamentali evidenziando come l’incrementato uso dei social media tra gli adolescenti abbia causato una significativa diffusione di fenomeni di dipendenza quali l’incapacità di controllare l’uso degli smartphone, sintomi da astinenza e il trascurare altre attività con conseguenze negative sulla vita quotidiana.

L’Istituto Superiore di Sanità, invece, rileva come, tra le dipendenze comportamentali, l’uso indiscriminato dello smartphone colpisce oltre il 25% degli adolescenti, con effetti negativi su sonno, concentrazione e relazioni, e nella fascia di età compresa tra i 14 e i 17 anni, la dipendenza dai social media è associata a un peggiore rendimento scolastico rispetto a chi non ne è dipendente.

Sulla base di tali gravi evidenze, il Ministero dell’Istruzione  sancisce il divieto anche per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l’orario scolastico anche a fini didattici e chiede alle istituzioni scolastiche di provvedere, pertanto, ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo l’individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto in questione e le specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenirlo.

Come previsto precedentemente con la nota ministeriale n. 5274 dell’11 luglio 2024 riguardante il primo ciclo di istruzione, con la presente circolare il Ministero chiarisce però che l’uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per motivate necessità personali. Analogamente, l’utilizzo del telefono cellulare rimane consentito qualora, sulla base del progetto formativo adottato dalla scuola, esso sia strettamente funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica nell’ambito degli specifici indirizzi del settore tecnologico dell’istruzione tecnica dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni.

Esclusivamente per finalità didattiche resta ovviamente confermato l’impiego degli altri dispositivi tecnologici e digitali a supporto dell’innovazione dei processi di insegnamento e di apprendimento, come pc, tablet e lavagna elettronica, secondo le modalità programmate dalle scuole nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa. Sotto tale profilo, le istituzioni scolastiche dovranno avere cura di sfruttare in maniera ottimale le potenzialità degli strumenti digitali, ormai largamente diffusi in ambito scolastico, per migliorare la qualità degli insegnamenti e favorire l’apprendimento.

In ultimo il Ministero esorta gli istituti scolastici a non “fermarsi” all’attuazione del divieto generalizzato dell’impiego del telefono cellulare chiedendo loro di rafforzare le azioni finalizzate ad educare all’uso responsabile e consapevole dello smartphone, degli altri strumenti digitali e dell’Intelligenza Artificiale secondo quanto disposto dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, adottate con decreto ministeriale 7 settembre 2024, n. 183 al fine di promuoverne il benessere psicofisico e la crescita dei nostri studenti.

Anche in ambito internazionale, infatti, il Ministero si è speso presentando in occasione della riunione del Consiglio Istruzione della UE del 12 maggio us la richiesta alla Commissione europea di elaborare una proposta volta a adottare una raccomandazione da parte del Consiglio che dia priorità al benessere e allo sviluppo cognitivo degli studenti attraverso un utilizzo appropriato delle tecnologie, vietando l’uso degli smartphone a scuola e tale intervento del Ministero ha ottenuto un ampio riscontro da parte di numerosi altri Paesi membri della UE.

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Al centro del nostro lavoro c’è la persona. Studio Legale Di Nella è specializzato nel Diritto delle Famiglie, Diritto Internazionale della Famiglia, Diritto Collaborativo, Diritto della Persona, Diritto dei Minori, Diritto Penale Minorile, Sottrazioni internazionali dei Minori, Diritto delle Successioni e Donazioni e Diritto dell’Immigrazione.

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È Avvocato Collaborativo del Foro di Milano, componente del Comitato Scientifico della SOS Villaggi dei Bambini Onlus, membro attivo dell’Associazione Camera Minorile di Milano, socia dell’AIAF (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i minori), socia dell’AIADC ( Associazione Italiana degli Avvocati di Diritto Collaborativo) nonché delle IACP ( International Academy of Collaborative Professionals), socia dell’Associazione ICALI (International Child Abducion Lawyers Italy) ed iscritta nell’elenco avvocati specializzati all’assistenza legale delle donne vittime di violenza (BURL – Serie ordinaria n.46 17.11.2016).