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FINO ALLA PRIMA UDIENZA DI SEPARAZIONE VIETATO CAMBIARE LA SERRATURA DI CASA

Interessante la decisione pronunciata dalla Sezione Civile del Tribunale di Palmi in data 27 dicembre 2024 nell’ambito di un procedimento di reintegra nel possesso della casa familiare secondo cui, sino all’emissione dell’autorizzazione a vivere separati pronunciata dal Giudice della separazione ai sensi dell’art. 473 bis c.p.c., il coniuge estromesso dall’abitazione ha diritto ad avere copia delle nuove chiavi di casa.

Nel caso giunto al Tribunale di Palmi, un uomo presentato lamentava di essere stato costretto dalla moglie a trasferirsi nell’abitazione dei propri genitori, sita al piano inferiore rispetto alla casa coniugale, già nel mese di dicembre 2023, ma di aver continuato a far accesso alla casa familiare per frequentare e seguire quotidianamente i figli, fare la spesa e fornire ai bambini tutto quanto necessario. Il ricorrente eccepiva che, nel mese di ottobre 2024, mentre tentava di accedere all’abitazione scopriva di essere stato violentemente e clandestinamente spogliato del possesso da parte della moglie, la quale aveva cambiato la serratura dell’appartamento locato ed adibito da anni a casa familiare. Il marito chiedeva la reintegra nel possesso dell’abitazione e la consegna delle nuove chiavi, rappresentando l’esigenza di accedere all’abitazione al solo fine di poter raggiungere i figli in qualsiasi momento ed anche per eventuali situazioni di emergenza. 

La donna si costituiva nel procedimento contestando la ricostruzione del marito e dichiarando che il rapporto di coniugio si era deteriorato a causa delle condotte violente del marito e che per tali ragioni era stato anche denunciato ed era stata chiesta la consegna delle chiavi; inoltre, poiché l’uomo aveva abbandonato il tetto coniugale scappando con la propria amante e lasciando moglie e figli privi di sostentamento la donna comunicava di aver introdotto domanda di separazione con richiesta di collocamento dei figli e assegnazione della casa familiare.

Il Tribunale di Palmi prendeva atto di tutto ma non entrava nel merito delle domandi del procedimento di separazione e accertati i fatti, riteneva fondato il ricorso dell’uomo e condannava la moglie a reintegrare il marito nel possesso mediante consegna delle chiavi della casa familiare. 

Il Giudice qualificava come pacifico sia che l’abitazione locata dall’uomo era da tempo adibita a casa familiare sia che il ricorrente, pur allontanatosi, era sempre stato in possesso delle chiavi ed aveva continuato a fare accesso all’appartamento. 

Il marito veniva, dunque, dichiarato legittimato a proporre azione di reintegra nel possesso quale detentore qualificato della casa in virtù del rapporto di coniugio e dei connessi obblighi di coabitazione con la moglie. Il Tribunale di Palmi motivava spiegando che la legittimazione a mantenere la dimora presso la casa coniugale con la conseguente legittimazione ad agire viene meno solo con la pronuncia di autorizzazione a vivere separati emessa dal Tribunale in sede di separazione. 

Nel caso di specie, pur instaurato tanto un procedimento civile quanto uno penale per dedotti agiti violenti dell’uomo, non era ancora intervenuto un provvedimento di autorizzazione a vivere separati e che, pertanto, continuava a persistere in capo al marito una situazione di detenzione qualificata.

Rispetto ai necessari requisiti di clandestinità e violenza dello spoglio, il Giudice rilevava che il cambio della serratura della casa coniugale costituisce indubbiamente spoglio violento dato che modifica lo stato dei luoghi ed impedisce l’accesso all’abitazionecontro la volontà di colui che lo subisce. Inoltre, il Giudice chiariva che, ai fini della presenza del cd animus spoliandi, è sufficiente la consapevolezza di operare ledendo l’altrui rapporto di fatto sul bene e che l’eventuale principio di autotutela rispetto alle condotte violente dell’uomo, poteva operare soltanto nell’immediatezza di un attacco illegittimo. Nel caso di specie, invece, provvedeva a cambiare la serratura solo svariati mesi dopo la richiesta di riconsegna delle chiavi. 

Per tali ragioni, quindi, il Tribunale di Palmi accoglieva il ricorso del marito e condannava la donna alla consegna delle nuove chiavi dell’appartamento.

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