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AVVOCATA, MINISTRA, MAGISTRATA, AMMINISTRATRICE DELEGATA: IL POTERE DELLE PAROLE Copia

(A cura dell’Avv. Alice Di Lallo)

A qualche giorno dal 25 novembre, giornata internazionale sulla violenza contro le donne, vogliamo fare una riflessione sul potere delle parole. Su come le parole definiscono le cose ed influenzano il modo di pensare.

Agli educatori, ai genitori, si dice sempre che è fondamentale dare un nome alle proprie emozioni e alle emozioni dei bambini. Di fronte al pianto, alla frustrazione dei più piccoli, aiutarli nel decodificare le emozioni. E quindi aiutarli nel dare un nome alle cose.

Se nomini una cosa, la conosci e la puoi affrontare. Chiamare quell’emozione col proprio nome: paura, tristezza, gioia, rabbia.

Ecco che le parole ed il linguaggio sono gli strumenti per eccellenza di comunicazione.

Nella classifica di quest’anno sul Gender Gap Index – report che monitora nel tempo i progressi e gli sforzi di numerosi paesi volti a colmare il divario di genere – l’Italia si posiziona all’87esimo posto a livello generale, perdendo ben 8 posizioni rispetto al 2023. Ciò indica un rallentamento significativo nella riduzione del gender gap e se si fa un paragone europeo il nostro Paese si colloca al 37esimo posto su 40, con al seguito Ungheria, Repubblica Ceca e Turchia. La presenza femminile nei luoghi di lavoro rimane sottorappresentata, con difficile accesso a posizioni apicali e una percentuale di 42.6% nei Consigli d’Amministrazione. Infatti, solo l’11,5% delle aziende presenta una maggioranza di donne titolari, mentre il 15.3% fa capo a donne.

Ancora, quindi, poche Presidenti e Amministratrici Delegate.

E nonostante la rigidità della grammatica italiana che richiede di declinare correttamente al femminile tutte le professioni, in molte e in molti faticano a parlare delle donne ai vertici con i sostantivi appropriati e al femminile. Ma qui attenzione c’è un rischio: se non lo nomini, non esiste.

Ma perché?

Perché non declinare al femminile – come correttamente in grammatica italiana dovrebbe farsi – tutte le professioni?

Perché LA Maestra sì e l’Avvocata, o LA dentista, o LA Presidente, o L’Amministratrice Delegata, o LA Notaia no?

Perché forse e non del tutto implicitamente si vuole dire che quelle professioni sono tipicamente maschili e quindi le donne lì sono un’eccezione? Sono al posto di un uomo?

Ecco. L’evoluzione e il progresso partono dal linguaggio. E questo discorso è strettamente connesso alla violenza contro le donne.

Come viene raccontata la violenza? Si parla ancora di raptus di gelosia, di amore malato, di amore tossico, di troppo amore, che hanno portato gli uomini ad agire violenza contro le donne e finanche ad ucciderle.

Ma l’Amore non uccide.

La violenza è l’opposto dell’Amore.

E ancora nelle narrazioni di cronaca dei femminicidi molto spesso l’attenzione è sulla vittima: cosa indossava, chi frequentava, che abitudini di vita aveva. Il modo con cui descriviamo la realtà riempie di significato la realtà stessa, la crea.

Nella violenza, le parole delle donne che la subiscono contano.

È evidente, infatti, che la donna, spesso, è l’unica testimone della violenza subita tra le mura domestiche, agita da quelle persone da cui, invece, ci si aspetta rispetto e amore.

E quante volte le parole delle donne che denunciano la violenza sono messe in discussione, non sono credute? L’ha provocato, se l’è cercata… lui era un bravo ragazzo.

Donne vittime due volte. E le parole uccidono.

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Al centro del nostro lavoro c’è la persona. Studio Legale Di Nella è specializzato nel Diritto delle Famiglie, Diritto Internazionale della Famiglia, Diritto Collaborativo, Diritto della Persona, Diritto dei Minori, Diritto Penale Minorile, Sottrazioni internazionali dei Minori, Diritto delle Successioni e Donazioni e Diritto dell’Immigrazione.

Author Profile

Da sempre interessata alla tematica dei diritti umani e delle persone, dopo un’esperienza presso la Prefettura di Milano – Sportello Unico dell’Immigrazione, ha iniziato la pratica forense nello Studio Legale Di Nella dove, nell’ottobre 2014, è diventata Avvocato, del Foro di Milano. Si occupa di diritto civile, in prevalenza di diritto di famiglia, italiano e transnazionale, delle persone e dei minori, e di diritto dell’immigrazione.

Dal 2011 collabora con la rivista giuridica on line Diritto&Giustizia, Editore Giuffrè, su cui pubblica note a sentenza in tema di diritto di famiglia e successioni e dal 2018 pubblica note a sentenza anche sul portale online ilfamiliarista.it, Editore Giuffrè.

È socia dell’AIAF (Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i minori). Svolge docenze nei corsi di formazione e approfondimento per ordini e associazioni professionali ed enti privati, partecipando anche a progetti scolastici su temi sociali e civili.