Il genitore che, pur sapendo della gravidanza, sceglie di non riconoscere il figlio e rifiuta ogni responsabilità legata al ruolo genitoriale, è tenuto al risarcimento del danno endofamiliare, calcolato dalla nascita. È quanto ha stabilito la Corte d’Appello di Bari con sentenza emessa il 16.09.2025.
Il caso nasce dal ricorso di una madre e del figlio, che chiedevano il riconoscimento giudiziale di paternità e il risarcimento per l’assenza del padre. L’uomo, pur informato subito della gravidanza, si era totalmente disinteressato del nascituro, sostenendo di avere dubbi sulla paternità.
Il Tribunale di Trani, dopo l’esame del DNA, aveva accertato la paternità ma riconosciuto un risarcimento limitato a € 6.480,00, ritenendo che il danno fosse sorto solo quando, a 14 anni, il ragazzo aveva scoperto la verità.
Madre e figlio hanno fatto appello, e la Corte di Bari ha ribaltato la decisione, chiarendo che il danno non nasce quando il figlio diventa consapevole dell’assenza, ma quando il padre sceglie di non esserci.
Secondo la Corte, “gli obblighi genitoriali sorgono con la procreazione”: il genitore che, pur sapendo della gravidanza, si disinteressa del figlio, viola consapevolmente i propri doveri.
Neppure la presenza di un’altra figura paterna può annullare la lesione subita: il diritto del figlio al riconoscimento e alla presenza del genitore biologico è un bene giuridico primario e inviolabile.
⚖️ Con questa pronuncia, la Corte ha rideterminato il risarcimento a € 29.160,00, riaffermando che il disinteresse genitoriale è un illecito endofamiliare che incide sulla dignità e sull’identità del minore.
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